Premessa: questi scritti ci sono stati consegnati dai figli dell’Aviere Anzano Pasquale che pur troppo non è più tra noi e che noi li ringraziamo, sono tre quaderni di appunti scritti dal loro papà durante la guerra del 43, noi vi riportiamo integralmente alcune di queste storie - poesie
FU’ LA FUGA DA SOTTO IL NEMICO
In terre sconosciute mi trovavo strano
Ero scappato da dov’ero prigioniero
Il campo di concentramento era molto lontano
Di andar vagabbondando mi sentivo fiero.
Sotto un debole vento di brezza
Avevo coraggio e conforto al cuore
Sentivo in mè la tristezza
Anche s’erano trascorse le molte ore.
Camminando per un lungo sentiero
M’apparivano laghi fiumi e ruscelli
I miei vestiti erano a brandelli.
Sotto lo sguardo osservavo le cose
Scrutandole ad una ad una
Coi raggi del sol sembravano festose
Pallide ed ombrose al chiaror di luna.
Fra monti, valli e verdi manti
Innumerevoli coloriti qualità di fiori
Migliaia di specie di alberi giganti
vividi splendidi pieni di odori.
Una spia mi consegnò in man tedesca
Non durò a lungo che fui evaso
Fù obbietto brutale e manesco
Mi rammaricai tanto del caso.
quante notti feci veglia sotto i bombardamenti
tanti morti e feriti ho visto ve lo dico
reticolati spezzati lo scompiglio ed i lamenti
fù la fuga da sotto il nemico
Aviere Anzano Pasquale
Cais Stain Bruch lì 31 /08/1941
Tre volte evaso da sotto il nemico, rinchiuso nell’Ager Stallage 17 A Mautthausen