(Questa poesia, confida l’autrice, nasce da un viaggio a Sant’Agata poi mancato per imprevisti, un ritorno con l’anima; una sorta di viaggio astrale.)
Sono tornata ad Artemisium
a cavallo del vento
in viaggio con la mente
nello spazio e nel tempo.
Ho volato dal Castello al Ponte
saltando da una trasonna all’altra,
spiando da ogni finestra,
suonando a tutte le porte.
Ho ritrovato la mia gente
in lampi di fugace memoria
e tuona dentro me forte
l’orgoglio di farne parte.
Ho galoppato di notte sui tetti
sotto un tripudio di stelle
e all’alba il sole mi ha baciato
sulle strade ancora deserte.
Ho indugiato sulle pietre del borgo
mai sazia di angoli e scorci
e ai bordi ho divorato orizzonti,
ebbra di luce e di brezza.
Ho sognato tutta la mia vita
da quassù, l’anima intrisa
del mistero svelato, gli occhi
aperti e la chiave in mano.
( Maria Michela Soldo )