È un’opportunità pregevole per gli amanti dell’arte e per i turisti che scelgono di recarsi a Roma, visitare la Cappella Sistina e ammirare il capolavoro di Michelangelo. Oggi anche oggetto di uno spettacolo che coniuga la performance teatrale, gli effetti speciali e la tecnologia più avanzata nel: “Giudizio Universale. Michelangelo and the secrets of the Sistine Chapel”. Ideato da Marco Balich, che si è avvalso della collaborazione di Sting, è stato realizzato con la consulenza scientifica dei Musei Vaticani.
Nel contesto pittorico del “Giudizio Universale” emerge l’immagine di Cristo assorto nell’esercizio della sua giustizia. Nell’affresco “La Creazione dell'Uomo” sulla volta della stessa cappella, Dio è raffigurato in un atto di amore, mentre tende il dito verso Adamo, sul cui volto c’è rassegnazione e sconforto, come se fosse consapevole di non essere all’altezza delle nuove responsabilità e avvertisse le insidie del suo destino.
Per comprendere l’opera di Michelangelo è necessario individuare i caratteri del contesto storico europeo nel XVI secolo: la crisi che travagliava la vita della Chiesa era giunta al suo epilogo, non solo attraverso uno scisma interno alla cristianità (Riforma Protestante), ma anche attraverso un processo di rinnovamento e di rigenerazione interna al Cattolicesimo stesso (Controriforma – Riforma cattolica).
Gli uomini del Cinquecento spiegavano la totale realtà del mondo attraverso la religione e vivevano dominati da un’angoscia estrema, in una paura ossessiva della morte, della fine del mondo e della salvezza eterna. Papa Francesco ci esorta ad affidarci alla Misericordia di Dio, a vivere nella Settimana Santa l’amore che Dio ha voluto mostrarci in Gesù Cristo e a corrispondere a tale amore. La Santa Pasqua non è solo l’occasione per ricordare la Risurrezione di Gesù, ma pone alla coscienza cristiana, impegnata a esercitare la carità, la fedeltà all’annuncio evangelico, che ci fa pensare e agire come uomini rinnovati.