12/04/2016
SANT'AGATA DI PUGLIA I MESTIERI DI UNA VOLTA : LI SARTE
di Antonietta Pagliarulo

Correvano gli anni venti, regnava una percentuale abbastanza alta di analfabetismo, nonostante ciò i giovani erano indirizzati ad imparare un mestiere per poi diventare artisti e le mamme delle giovane donzelle ci tenevano che le figlie sposassero un artigiano (un'artista). La categoria più numerosa era quella dei sarti, ogni maestro o maestra aveva decine di allievi, pensa il teatro di tutti i giorni, specialmente per le novizie che arrivavano dalle campagne, timidissime,non abituate alla vita paesana erano oggetto di tanti scherzi, lo scherzo di rito dei primi giorni, Antonietta indovina quale era?? Se la vittima era donna si mandava da un maestro sarto e viceversa, il maestro o maestra, iniziava la giornata, dicendo" Uagliu,'osce è la giornata dell'affilatura degli aghi, spetta all'ultima arrivata andare dal maestro tizio a piglie' la mola per r' acur La povera vittima, ingenua, timida e emozionata, si recava dal maestro per prelevare la mola, il maestro" figlia mia ti raccomando ancora la rump, statt accort". Il maestro andava nella grotta e prendeva una grossa pietra già preparata e la consegnava alla novizia, pregandola di restituirgliela con sollecitudine, già iniziavano le prime risate, immagina quando arrivava, dopo tutta la fatica alla sartoria di appartenenza cosa succedeva!