08/04/2016
GIOCHI DI UN TEMPO PER LE STRADE DI SANT'AGATA : " A NDOZZA MURE "
di MaestroCastello

Era solitamente un gioco dei piccoli, ma vi giocavano volentieri anche i più grandicelli. Servivano, anzitutto, delle monete o i tappi di bottiglie di latta appiattiti (li scatelìne) e poi trovare un punto comune da cui dovevano battere tutti. Di solito era un muretto, un palo o una zona liscia delle scale di una casa che affacciavano su uno spiazzo.
Il primo giocatore sorteggiato nduzzèva la moneta, mandandola il più lontano possibile, il secondo nduzzèva di quel tanto che la sua moneta si avvicinasse il più possibile a quella del primo. Se la distanza tra le due monete era coperta dal palmo di una mano (pollice e indice); la moneta era sua.
Se non ce la faceva, nduzzèva il terzo giocatore, avendo più possibilità; essendo due le monete da raggiungere a terra.
Se non ce la faceva il terzo, nduzzèva il quarto e così via.
Chi riusciva a vincere una moneta, aveva diritto al tiro successivo; per tentare di vincerne un'altra.
Finite tutte le monete, si faceva il conteggio per stabilire il vincitore e si ricominciava a giocare.
Questi giochi non creavano dipendenza, ci si divertiva e basta e se c'era qualche divergenza tra i ragazzini, ci scappava una piccola lite che finiva quasi subito e si ricominciava nuovamente a giocare.