Gentilissimi,
La Bottega Teatrale ha terminato loa sua Tournée in America Centrale in maniera a dir poco trionfale con il suo spettacolo LA FAME DI ARLECCHINO. Dopo la brillante Tournée in ben 3 Stati del Messico con un successo clamoroso tra ottobre e novembre 2014, la nostra compagnia LA BOTTEGA TEATRALE ha trionfato e fatto trionfare l’Italia alla Terza Edizione del Festival FITES in El Salvador e alla Nona Edizione del Festival di Teatro di Figura Titiritlan in Guatemala.
Dal 17 al 23 febbraio la nostra compagnia è stata a El Salvador dove ha visitato posti splendidi dalla natura ancora incontaminata. Ha debuttato a El Tunco, la spiaggia di El Salvador dove LA FAME DI ARLECCHINO è stata rappresentata in un bar-centro culturale sull’Oceano Pacifico in una cornice di impressionante bellezza.
Un successo clamoroso con i bimbi incantati davanti ai nostri burattini e ad Arlecchino che hanno parlato anche in Spagnolo per rendere l’opera più comprensibile, nonostante un traduttore.
Gli adulti sono stati a dir poco entusiasti e, con nostra meraviglia, conoscevano Torino e anche alcune parole in Italiano. La nostra compagnia è stata accolta da vera ambasciatrice della nostra Italia ed in particolar modo del Piemonte e della Città di Torino.
Ci si è spostati, poi, nella capitale San Salvador, dove abbiamo potuto ammirare le bellezze di questa città contrastante: un nucleo centrale splendido, ma molto piccolo, e affiancato da alcune zone ancora in via di sviluppo.
Abbiamo rappresentato LA FAME DI ARLECCHINO nello splendido Teatro Nacional di San Salvador, la massima istituzione teatrale del paese che dispone di questo piccolo grande gioiello che nulla ha da invidiare ai nostri teatro stabile e Regio.
Ed infine abbiamo recitato all’Università di San Salvador al Teatro Matias, il cui direttore e docente del corso di laurea in arti sceniche è anche organizzatore del Festival in El Salvador.
Incredibile la collaborazione degli studenti, che si sono dimostrati incuriositi ed interessati alla nostra cultura teatrale e alla Commedia dell’Arte. Tanto da chiederci la disponibilità a ritornare all’Università salvadoregna per stage intensivi sulla nostra tradizione.
La nostra compagnia ha poi traslocato a Città del Guatemala, dove il 25 febbraio siamo stati accolti dall’Istituto Italiano di Cultura con tutti gli onori. Al mattino abbiamo tenuto un laboratorio di costruzione per adulti, i cui partecipanti sono stati bravissimi ed hanno costruiti burattini di cartapesta della Tradizione della commedia dell’arte italiana. Hanno costruito un burattino rappresentante Pantalone, Pulcinella, Brighella e se lo sono portato a casa e donato ai loro bambini. Hanno imparato gli accenti dialettali delle nostre maschere. Sono stati eccezionali.
Al pomeriggio, invece, hanno assistito allo spettacolo LA FAME DI ARLECCHINO (EL HAMBRE DE ARLEQUIN), seguito da tantissima gente di lingua spagnola, italiana e di studenti che all’interno dell’Istituto studiano l’italiano.
Al termine festa grande con noi protagonisti al centro delle attenzioni del pubblico che, curioso, ha voluto sapere, conoscere il nostro paese.
Siamo stati invitati anche dal Centro Culturale di Spagna a Città del Guatemala, dove abbiamo rappresentato la nostra opera all’interno del loro bel teatro.
La fase finale della nostra permanenza in Guatemala ha toccato i luoghi più affascinanti di questo meraviglioso paese, ma anche i posti più critici, dove la povertà è più visibile e la gente fa più fatica a tirare avanti la giornata.
Un’esperienza umana unica che ci ha fatto riflettere a lungo su quanto noi abbiamo in occidente e quanto ci sembra scontato avere determinati servizi che consideriamo primari, ma che in altri mondi primari assolutamente non sono.
Siamo stati sul lago Atitlan, a San Juan dove abbiamo recitato per dei bambini di una scuola materna ed elementare giunti sul luogo della rappresentazione con entusiasmo. Entusiasmo che ha coinvolto anche noi perché il gestore del centro culturale di San Juan è una italiana che parlava benissimo l’italiano. Anche qui ci siamo sentiti a casa.
E poi ancora a Santiago sul lago Atitlan, dove abbiamo recitato sulle rive del lago per i bambini di una scuola materna. Qui abbiamo vissuto il teatro nel teatro perché una folata di vento ha contribuito a farci improvvisare insieme col pubblico sui nostri oggetti che nel frattempo volavano via. Ilarità generale e grande rilassatezza di tutti noi. Impensabile se fosse successo in Italia. Avremmo gridato subito al delitto di un’opera d’arte. Ma, per fortuna, eravamo in un mondo più tranquillo, più povero e più sereno, dove gli errori e le disgraziate vengono subito sdrammatizzate.
Ancora a Santiago abbiamo rappresentato in una scuola statale per i bambini di una primaria e il giorno dopo in una scola privata di Panajachel, sempre sul lago Atitlan.
Che dire, forti contrasti sociali che ci hanno fatto riflettere. Grande natura, un lago dalla bellezza unica perché circondato da vulcani anche fumanti. Queste immagini ci hanno creato un rilassamento unico, anche quando siamo stati costretti a spostarci su un pickup perché la strada non era asfaltata. Ma ci siamo divertiti anche i questo trasporto surreale per noi.
Ogni spostamento sembrava un safari.
Una esperienza da ripetere, soprattutto umanamente parlando. Abbiamo visto donne che lavavano i loro panni nel fiume perché a casa non hanno acqua, persone che si lavavano nel lago, bambini e anziani che trasportavano legna sulle spalle per cucinare, bambini che lustravano per strada le scarpe di altri bambini più abbienti per pochissimi centesimi di euro.
Abbiamo visto, insomma, un mondo che noi non abbiamo più, affascinante ed umano, dove la parola chiave per tutti è “Solidarietà”.
L’unica utile alla sopravivenza anche della delinquenza dilagante, soprattutto in El Salvador.
Grazie mille per averci dato attenzione.
Cordiali Saluti
Giuseppe Cardascio e Salvatore Varvaro
La Bottega Teatrale Via Apostoli, 1 – Fontanetto Po (VC)
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