L’inglese è un po’ come il dialetto. Chissà perché, ma alle volte succede che, dopo aver detto la parola in italiano, viene da dirla anche in inglese. Pensavo ai pranzi da asporto (take away, scusate) di cui negli ultimi tempi ci si serve sempre più spesso. E insomma permettono di avere più tempo libero, sebbene, non meno raramente, capita di mettersi ai fornelli e il che prevede una seria preparazione anche degli ingredienti che occorrono. Ma spesso, per quanto puo’ essere l’impegno che ci si va a mettere, l’ambiente non è incoraggiante. Vi racconto cosa è successo alcuni giorni addietro.
Avevo la pancetta a dadini in frigo, la mattina mi alzo e dico:
“Oggi voglio preparare proprio uno spaghetto all’amatriciana” consapevole di essere l’unico di casa appassionato di primi piatti. Qualcuno adesso dirà che serve il guanciale, non la pancetta. D’accordo, ma preferisco la pancetta perché il guanciale è troppo grasso. Butto nel pentolino la cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti insieme alla pancetta, soffriggo e poi butto il pomodoro pelato. Ma sul più bello mi accorgo che mi manca l’ingrediente più importante: il basilico. Così sono costretto ad uscire, prendere la macchina e andare al supermercato, dove trovo il basilico sia in vaschetta sia la pianta (la pianta di basilico a gennaio?). Comunque prendo l’uno e l’altra. Il basilico della vaschetta lo butto nel pentolino e quello della pianta lo interro nel vaso (qualche giorno dopo è bello che steso seccato).
Per farla breve il pomeriggio mi viene la coppia di ospiti in casa e parlo dell’amatriciana facendo mostra di sapermi muovere tra i fornelli, ma l’ospite mi smonta subito perché asserisce che tutti i mariti non sanno fare che un solo piatto: l’amatriciana, e che ormai questo piatto lo sanno fare porci e cani. Allora le dico che so fare anche un altro piatto e cioè i fagioli nel sughetto, così vado raccontando che uso il sedano, l’aglio e qualche pomodoro, la sera prima ho messo a bagno i fagioli, la mattina ho cambiato l’acqua e ho messo l’altra, poi ho messo a cuocere i fagioli che però non si cuocevano mai, una mattinata impegnato ad aspettare che cuocessero.
“Che cosa? I fagioli a bagno dalla sera prima?” ha detto l’ospite sbalordita come se avessi appena commesso un delitto. “Ma ormai i fagioli a bagno non li mette più nessuno. Se vuoi cucinare i fagioli, devi prendere quelli nei barattoli che si vendono al supermercato, che sono già cotti. Questo se vuoi mangiare i legumi ogni tanto e non vuoi usare i metodi dei nonni. Altrimenti se ne va metà della tua vita appresso ai legumi. Addio tempo libero.”
“Ecco, è così che perdiamo le sane abitudini di una volta, inseguendo questo benedetto tempo libero, che però, guarda caso, ne abbiamo sempre meno.”