(07/09/2014)
Padre Bonaventura Danza
LA PRIMA BIOGRAFIA DEL " SANTO DEI VOLI "
Padre Bonaventura Danza
 Padre Bonaventura Danza


“A chi è inetto e claudicante non resta che volare”. Carmelo Bene

Quello che l’editore Lupo ha appena pubblicato, in concomitanza della festività di San Giuseppe da Copertino (18 settembre), è un testo relativo alla vita del ‘Santo dei voli’ che non mancherà di destare clamore e nell’ambito degli studi specifici e in quello di una religiosità più diffusa e popolare, che tanto valore attribuisce alla venerazione del santo le cui spoglie mortali sono ospitate a Osimo, in un santuario a Lui dedicato.

“Vita di San Giuseppe da Copertino” è un testo importante che va a incrementare la bibliografia su San Giuseppe da Copertino, non foltissima, a dire il vero. Il curatore del volume è il frate conventuale minore P. Bonaventura Danza, nato a S. Agata di Puglia (FG) nel 1930, già autore di due testi sul santo comparsi nel 2003 per Edizioni Messaggero e San Paolo Edizioni.

La straordinarietà della testimonianza è data dal fatto che questo testo, scritto nel 1668, è rimasto pressoché inedito fino ai giorni nostri. L’autore era niente meno che uno dei compagni di cella di San Giuseppe, Padre Giacomo Roncalli, il quale iniziò la stesura durante l’esilio che il futuro santo trascorse a Osimo e la completò pochi anni dopo la morte. Si può quindi parlare, a tutti gli effetti, della prima biografia del santo, addirittura antecedente a quella scritta nel ‘700 da Padre Nuti che però è stata da sempre considerata la prima fonte agiografica ufficiale. A ciò si aggiunga il fatto che raramente è avvenuto che un biografo avesse avuto, come accadde a Roncalli, la possibilità di vivere quotidianamente con il santo, egli infatti “Seppe porsi anche in ascolto del Santo, concedendogli tempo e cuore e ricevendone un contagio di luce; Giuseppe pronto a darsi e il Roncalli a ricevere. Tutti e due felici, il primo per aver trovato un nido in ascolto e l’altro un amico e maestro tutto per sé.”

 Questa biografia è un testo nel quale la figura di San Giuseppe da Copertino viene vissuta più ‘umanamente’, dato l’intreccio tra elemento quotidiano, in presa diretta, e riflessione mistica. Con il passare dei secoli questo documento viene riscoperto da Lupo Editore (il quale proprio a Copertino ha la sua sede operativa) e riedito, trovando un’ottima accoglienza da chi custodisce e tramanda la memoria del Santo, ovvero sia i frati del Convento-Santuario di San Giuseppe da Copertino, che nella persona di fra Giuseppe M. Rolli, guardiano dello stesso, esprimono in una nota al testo l’augurio affinché questo costituisca un messaggio per tutti coloro che cercano di vivere seguendo gli insegnamenti del Santo. Difficile non essere incuriositi dal racconto della santità mistica calato nel preciso momento storico dei fatti.

Quindici anni fa, in occasione della raccolta dei propri testi in volume, Carmelo Bene scriveva a proposito: “mentre si brucia in campo de’ fiori a Roma Giordano Bruno, ‘indemoniato’ dal pensiero, a Copertino nasce Giuseppe Desa, illetterato et idiota che legge nel futuro trapassato e vola”, l’attore e regista ne fu affascinato al punto da dedicare proprio a Giuseppe Desa da Copertino il suo “A boccaperta”, sceneggiatura mai divenuta film; un po’ come a sottolineare che, nella storia del Santo, il detto e il non-detto sono elementi che da sempre si intrecciano. Sta agli storici e – aggiungiamo – ai lettori, trovare il percorso più agevole nella conoscenza di una via che dall’umanità ha condotto un uomo alla santità.

Vita di San Giuseppe da Copertino – di Giacomo Roncalli (a cura di padre Bonaventura Danza, Lupo, 400 pagine, 30 euro)