(15/03/2019)
POETI E SCRITTORI SANTAGATESI: PROF.GERARDO MARUOTTI, AL MIO PAESE DURANTE L'INFANZIA

di RedazioneAnticche mura di cinta Castello di Sant'Agata

Il Castello di Sant’Agata di Puglia

Il castello di Sant’Agata,

sulla vertigine del vuoto

pare che ora si lanci in bilico

sulle digradanti casupole,

che gli offrono, timide,

a braccia tese,

cinque campanili sonori

e una nuvola d’incenso

da tutti i comignoli fumanti.

Dai ruderi della sua cinta murale

Scandinavo massi che rotolavano

Per gli abissi della montagna.

Le pietre scalpitavano

A trotto e galoppo polveroso;

rimbalzavano con strepito di terremoto

e con brontoìi di tuono;

e fischi di schegge e di fionde

nel piano San Carlo

o sulla via della fontana.

Qui vecchi galantuomo

Passeggianti austeri

Come senatori romani

Trottavano col fiato in gola

A ripararsi dietro i tronchi degl’elci

O nella cunetta,

diventa una trincea di guerra,

maledicenti con le braccia tese

il piccolo flagello di Dio

IL GIORNO DI SAN BIAGIO

E’ giorno di San Biagio. Neve ai tetti.

Sant’Angelo già suona a gran distesa.

In quella corsa di bambini in chiesa

Svolazzano dal collo i bei nastretti.

Coi pani in fila sull’altare, a messa,

che forno è la tua chiesa, o Don Donato!

Ai ricchi, ai poveri, ai bambini a ressa,

un pane di elemosina, dorato.

Il pane di San Biagio!E’benedetto.

Il bimbo che ne mangia un bocconcino

Il male non avrà di gola o petto,

ed alla scuola andrà di buon mattino.

Ma se non dici prima una preghiera

Un Pater, un’Ave, un Glori,

non giova alla tua gola il bocconcino,

e copri invano il collo alla bufera.

Evviva S.Biagio protettore

Di noi bambini che andiamo a scuola!

Evviva Don Donato, monsignore,

che benedice in cotta e stola!

Prof. Gerardo Maruotti

Dal Libri Canti Dauni