(14/05/2019)
SOPRANNOMI A SANT'AGATA DI PUGLIA


di Dora Donofrio Del Vecchio

 

Il soprannome (composto di sopra-nome dal latino medievale supernomen) ha svolto e svolge ancora in molti ambienti l’ufficio del cognome.

Sovente venato di satira, esso si rifà alla provenienza, al carattere, al mestiere o alla professione, ad un modo di fare o di dire, coglie pregi e difetti fisici e morali, evidenzia caratteristiche della personalità in modo rapido, sintetico, essenziale, incisivo. Contrariamente al cognome che, proprio perché fissato per legge, si cristallizza, il soprannome è vitale, perché ricca, fresca ed imprevedibile è la fantasia e la creatività popolare di cui è frutto.

Con i soprannomi prosperano i nomignoli, che si differenziano dai primi perché nati in una cerchia più familiare di uso più ristretto e, nella maggior parte dei casi, non si trasmettono.

La maggior parte dei soprannomi santagatesi nasce in tempi remoti e perciò molti rimangono di significato oscuro.

Alto è il rapporto cognome-soprannome e non sempre è semplice dedurre quale dei due sia nato prima. Labile il confine tra soprannomi e nomignoli, tra soprannome e nome personale, etnico, di mestiere e di professione, di luogo.

Molti soprannomi sono usati in forma flessibile ed alterata, al maschile ed al femminile, al singolare ed al plurale, (Cecuriéddre-Cecurèrra-raccoglitore/raccoglitrice e venditore/venditrice di cicorielle e verdura selvatica; Ferrére (lu)-Ferréra (la) (il fabbro-la moglie o la figlia del fabbro; Cerza-Cerzulèrra-Cerzottela, Cerzulìrre-quercia, piccola quercia).

Passando nel corso del tempo attraverso le varie parentele a più famiglie, molti cognomi si sono stabilizzati in forma di soprannomi riferendosi a persone o famiglie con cognomi completamente diversi. Il cognome Buongiorno diventa il soprannome della famiglia de Romanis; Caronte (Caronde) di Zuccaro; Ciampa di Frascella; Chiaravalle di Berardi; Cirello di Barbalata; Capracotta(Crepacotta) di Fiano; Mavilia di Cognetto; Imperatore (Mberatore) di Ricco; Montefusco di Fasciano; Mosca di Turino; Pompilio(Pumbilie) di Ricciardi; Sorge di Antolino; Stampone (Stambone) di d’Americo; Turino (Turine) di Marino; Zarrillo (Zarrille) di Fiano;Zecchino (Zecchine) di Laviano. E così per Gallicchio (Hallicchie), Giordano (Giurdane), Goffredo (Huffrede), Malizia, Maccarone, Inferno (Mbiérne), Muscillo (Muscille).

Molti soprannomi si sono usati per cognomi e per soprannomi contemporaneamente come Caccavella-CaccavellaMoscio-Musce, Piccirillo-Peccerille, Piolo-Piuole, Scarpetta-Scarpetta, Scarda-Skarda, Scafarella- Schafarella, Spinapolice-Spinapolge, Perciboschi-Parciavosche[1]. Anche molti nomi personali, alterati e non, con il tempo hanno acquisito una funzione identificativa e sono stati usati come soprannomi: Amedeo-Ammadije, Angelo-Angelone, Enrico-Arrechiélle, Francesco-Cicirre, Giulio-Ciulle, Giulia-Ciolla, Ferrante-Ferrande, Lazzaro-Lazzere, Maria Felicia-Mariafelìcia Emiliano-Meliane, Angelica-Ngèleca, Orbia, Ottavia, Pietro-Petracca-Petrone-Petruzze, Donato-Runnatone, Sebastiano-Vastiène, ecc. Con le espressioni chire re Ngèlecachire re Petruzzechire re Runnatone (chìre-i familiari di…), i nomi personali come Angelica, Petruzzo, Donatone vengono estesi alla famiglia e, quasi sempre, per individuare i componenti della stessa in ambito locale sostituiscono o affiancano il cognome.

 

Provenienza e tipologia 

Come altrove, anche i soprannomi santagatesi attingono da una varietà di campi e costituiscono una fonte primaria dei cognomi e dei toponimi locali. Ad esempio, derivano:

dai nomi personali: Ammadìje, Andunione, Anduneìcchie, Arrechiélle, Bommenutìcchie, Catiélle, Caluccèrra, Cengennàte, Cesarone, Cicchesavèrje, Hasparre, Mariafelìcia, Meliane, Peppone, Petruzze, Tubbìja, Vastiène, Vetocce (Amedeo, Antonio, Enrico, Benvenuto, Catello, Michela, Cincinnato, Cesare, Francesco Saverio, Gaspare, Maria Felicia, Emiliano, Giuseppe, Pietro, Tobia, Sebastiano, Vito);

dai nomi di luogo e dagli etnici: Crepacotta, Huardiarèggia, Freselone, Lanzanèse, Palermetane, Ruccatàne, Sturnarerrèse,Buvenèse, Canelèse, Canusìne, Sansussèse, (Capracotta, Guardiaregia, Frosolone, di Anzano di Puglia, di Palermo, di Rocchetta Sant’Antonio, di Stornarella, di Bovino, di Candela, di Canosa, di S. Sossio);

dai cognomi: Calutticchie, Caronde, Carota, Cascellotte, Castrìne, Cautella, Cesarante, Chiavuzziérre, Spetèle, Urse (Colotti, Caronte, Carota, Cascella, Castrino, Cautillo, Cesarante, Chiauzzo, Ospedale, Orso);

dai modi di dire: Appìccia la luce, Cottacotta, Calecalle, Lasciafammè, Ceccìlle mammasòja, Stattebbòna (“accendi la luce”, “ben cotta”, “caldo-caldo”, “lascia fare a me”, “Ciccìllo della nonna”, “godi buona salute”);

da caratteristiche fisiche: Capacchione,  Chepajànga, Mennacchiùta, Sgubbèlla, Treppecciéddre (dalla testa grossa, con i capelli bianchi, dal seno abbondante, con la gobba, panciuto);

dagli alimenti: Baccalà, Cutechine, Presutte, Salzecchie, Sammùcchie, Vrasciuole (baccalà, cotechino, prosciutto, salsiccia, sanguinaccio, involtino);

da imperfezioni, difetti, virtù: BoccadoroCacàglie, Camòsa, Chèpa vacànda, Chèpa re crèta, Cip-ciap, Carmalìna la urtòsa, Canèrce, Cùle r’azzère, Lìcchelìcche, Musseniévre, Pierefrìdde, Pièttalerta, Poccia, PortemeappàsceSecaturnèse  Terramòte, Vasciulìrre, Veciénze mazzagliuttùta,   (bravo oratore, balbuziente, camusa, testa vuota, testa di creta, incerto nel parlare, Carmelina la virtuosa, sedere d’acciaio, goloso, labbra nere, piedi freddi, impettito, ubriacone, portami a spasso-fannullone, avaro, terremoto, bassino, Vincenzo diritto come se avesse ingoiato una mazza);

da attività: AcquaiuoleAndenère, Buttàre, Caperrèra,  Catarràre, Chitanova, Ciaràlle, Cretazzère, Luvaiuole, Fajenzàne, Fìghele, Fuchìste, Furnacère, Furnariérre, Mbastacrèta, Mastandrea, Pangelìngua, Salaiuole, Sanapiàtte, Sanapurciérre, Sande e Maronne, Seggiàre, Stròleche, Tagliacàpe, (acquaiuolo, capofila dei mietitori, costruttore e riparatore di botti, parrucchiera, costruttore di chitarre, chi acquistava uova, serparo, scavatore di creta, raccoglitore di uova, produttore di tegole-mattoni-vasi-piatti, figulo, fuochista, fornaciaio, piccolo fornaio, impasta-creta, maestro Andrea, Pange lingua-organista, venditore/distributore di sale, conciabrocche, norcino, Santi e Madonne, artigiano che faceva ed impagliava sedie, astrologo, tagliateste);

da personaggi noti e date: Badoglie, MusullineOtteremagge Badoglio, Mussolini, Otto di maggio);

da comportamenti, modi di essere o di fare: Angela aiutatutte, Barbara sènza còre, Scarpassuolde, Checalèrta, Ciangiòsa, Cròce e ccambène, Cungètta sucamièle, Falùccia quàtte liétte nu tahùte, Giàcume huardandèrra, Iacculappìse, Mangiacozze, Menasèmbe, Mangiasèmmela, Nunziepaceebbène, Passauàje, Piscialiette, Popònne, Pigliangùle, Posachiène, Prèvete uàste, Pupazziérre, Sciosciacùle, Uocchie perùte, Vinacìte (Angela-donna magnanima ed altruistaBarbara senza cuore, persona che porta i lacci delle scarpe non legati, persona che defeca stando in piedi, vezzosa, croce e campane, Concetta succhia-miele, Raffaella quattro letti ed una bara, Giacomo dallo sguardo basso, cavezza appesa, mangia teste di agnello, spinge-tira sempre, mangia semola, Nunzio pace e bene, sventurato, piscia letto, spirito cattivo, vittima di torti e sopraffazioni, posapiano, sacerdote spretato, piccolo pupazzo, servile fannullone, occhi cerchiati di nero, vino aceto);

da animali: Capretta, Chènepinde, Ciaulèrra, Crapone, Curchiariérre, Frungìlle, Hallepìnde, Lupàcchie, Pulgeniérre, Sparviére, Tropolino, Surgèlla, Strallone (capretta, cane dal pelo colorato, piccola cornacchia, caprone, piccolo topo, fringuello, gallo dal piumaggio colorato, piccolo pulcino, sparviero - era il soprannome del capo brigante Giuseppe Schiavone – topolino, stallone);

da oggetti: Accetturre, Cerocele, Ceceniéddre, Cesse, Cinghe tòmmela, Cresciola, Furcìrre, Martezzùrre, Mesuriérre, Sarceniérre, Scarpariérre, Scarpucce, Sciabbelone, Schuppettùle, TrendavarrèleZocalonga (piccola accetta, candela, piccola caraffa, cesso, cinque tomola, stringhe di cuoio, forchetto a due rebbi, piccolo martello, misurino, piccola sarcina, ciabattino, piccola scarpa, grossa sciabola, cerbottana, trenta barili, fune lunga);

dal carattere: Busciarde, Dubbiuse, Falze, Luànde e bbòria, Sciambagnone, Spaccone, Trestille, Voccapiérte (bugiardo, dubbioso, falso, levante e borea-irascibile, sciupone, spaccone, depresso, distratto);

da piante e frutta: Cappuccia, Cecuriérre, Cepurrène, Cetrùle, Marasciòne, Pepeciérre, Rafaniérre, Spinapolge, Tirascenìsche,(cavolo-verza, cicoriaro, vambagiolo, cetriolo, verdura selvatica, peperone, ravanello, biancospino, tira-cinisco).

 Dora Donofrio Del Vecchio 

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