(09/05/2018)
SANT'AGATA DI PUGLIA: PELLEGRINAGGIO AL SANTUARIO DELLA CONSOLAZIONE
Domenica 13 Maggio 2018

di MaestroCastello
il Manifesto
 il Manifesto


la Chiesa della Madonna della Consolazione
 la Chiesa della Madonna della Consolazione


 Poi ti capita di ritornare al tuo paese natìo proprio nel mese di maggio, il mese in cui avviene da secoli il primo dei due pellegrinaggi alla volta "re la Cunzelazióne", un santuario dedicato alla Madonna della Consolazione, a cinque chilometri da Deliceto.

I nostri contadini percorrevano a piedi la decina di chilometri che separa Sant'Agata dal santuario mariano, attraverso un percorso tutto campestre, prima per chiedere alla Vergine un buon raccolto ed il percorso si ripeteva mesi dopo per il ringraziamento. Dopo tanti anni è rimasto tutto uguale.
Quante volte l'ho fatto da piccolo questo percorso e tutto a piedi: allora ero un ragazzo e la cosa non mi pesava più di tanto. Ora mi pesano gli anni, eppure a maggio, mi sono lasciato convincere dagli amici a rifare lo stesso percorso.
Agli occhi di un adulto non sfuggono tanti particolari che un ragazzo allora non notava.
Di mattina assai presto mi porto davanti alla chiesa di San Nicola, munito di telecamera professionale. Il tempo promette pioggia ed è questo l'argomento che ripetono i primi che arrivano infreddoliti e stazionano davanti la cappella del Carmine che è il punto di partenza del pellegrinaggio. Sicuramente pioverà, dice qualcuno, e infatti, già si avverte qualche stizza. Ma noi siamo fiduciosi che la Madonna sarà con noi e, forse, il fantastico arcobaleno che si erge alto nel cielo di Sant'Agata è il segnale che siamo sotto la protezione di Maria e possiamo andare tranquilli.
Finalmente attacca a suonare il campanone di San Nicola e possiamo partire in coda alla Croce, tenuta a braccia da un giovane e l'effige della Madonna che portano insieme due giovani ragazze.
Il percorso prevede il passaggio davanti alle chiese del paese, dove si accoda gente di ogni età a percorriamo senza problemi le stradine di una Sant'Agata ancora insonnolita a quest'ora.
Riecheggiano i canti a Maria, gli stessi di allora, a marcare la fede religiosa della nostra gente, immutata nel tempo: " Sono pellegrino, non risento del cammino, o Maria consolatrice; prega per noi"
Questo maggio è poco deciso e l'abbigliamento è ancora di mezza stagione per i più, a prevenire i capricci del tempo; solo i giovani, in mezze maniche, hanno anticipato la bella stagione. 
La strada che percorriamo è quella di allora: salite e discese tra radure e boscaglie che proiettano una piacevole frescura, con l'invito ad alleggerirsi d'abito. 
Intanto proseguono i canti a ricordarci il motivo di tanto camminare appresso ad una croce che passa di braccia in braccia e non trova mai tempo di una sosta.
Proseguendo il cammino non posso fare a meno di riassaporare gli antichi profumi che emana la campagna in questo periodo dell'anno e l'occhio ispeziona masserie abbandonate, alberi e sterpaglie che testimoniano l'abbandono un po' ovunque,
Noto con piacere che alcuni tratti sono stati spianati dalle ruspe per favorire ai pellegrini il passaggio e questo, per una volta, va a merito dell'amministrazione comunale santagatese.
Guardo le donne e gli anziani che non lasciano trasparire alcuna fatica nel procedere per queste mulattiere e la loro devozione testimonia una fede caparbia, mai stanca né di camminare né di pregare.
Qualcuno grida: " Sìme arrevète a lu scalzature!" e il canto si fa più insistente, quasi a voler dire a Maria: " Stiamo arrivando!"
A lu Scalzature una volta ci si levava le scarpe ed alcuni continuavano scalzi fino al Santuario, ora non si fa più.
Sul piazzale hanno eretto una grande croce con un'epigrafe, quasi a ricordare la fede atavica di tante generazioni santagatesi che per secoli, annualmente e con tanta devozione, si sono recati e si recano a piedi per venerare la Madonna Consolatrice.
Noi santagatesi ci sentiamo un po' i depositari della devozione per questa Madonna che, pur in territorio delicetano, sentiamo un pò nostra.
C'è chi ricorda che lo sguardo della Madonna è rivolto verso Sant'Agata; ma quelli di Deliceto naturalmente di questo non ne vogliono sentir parlare.
Ma sappiamo bene che la fede e l'amore per la Madonna della Consolazione non è esclusiva di nessuno e ciò lo dimostra l'apoteosi di gioia che esplode, arrivati sul piazzale del Santuario, dove la preghiera accomuna tutti, santagatesi e delicetani nella comune devozione per Maria.
Fra canti e preghiere ci ritroviamo finalmente davanti all'effige della Madonna, nella stessa Cappella dove hanno pregato anche due santi (e che santi!) : SanGerardo Maiella e Sant'Alfonso Maria de' Liguori. 
La Santa Messa sul piazzale, poi, è un pieno di energie per affrontare la via del ritorno.
Faticoso ma vitale questo mio ritorno dopo cinquant'anni a la Cunzelazióne.
Devo dire che è stata rigeneratrice questa indimenticabile giornata fatta di preghiera e di riflessione, attraverso un percorso di fede e di speranza, a perpetrare la tradizione dei nostri padri .
Viva Maria!

da una testimonianza di Michele Orlandella