(13/03/2018)
LU CAVÀRRE SÈNZA CHÈPA. ( IL CAVALLO SENZA TESTA )


di MaestroCastello

Per impaurire noi ragazzini, una volta a Sant’Agata raccontavano la leggenda inquietante del cavallo “senza chèpa”. 
C’era chi giurava di vederlo di notte in precisi posti del paese, seminando il terrore in chi vi s’imbatteva.
Già “il cavaliere senza testa”, ricorre in racconti scozzesi della mitologia celtica, anche nella letteratura tedesca dei fratelli Grimm e in quella americana del settecento , tanto da diventare un personaggio che apparirebbe come fantasma maligno ogni notte di Halloween, cercando furiosamente la sua testa perduta battaglia.
La diceria del cavallo “senza chèpa” santagatese, sembra trarre origine dalla leggenda siciliana, ambientata nella bellissima Via Crociferi a Catania. Del resto con questa città sicula, noi santagatesi condividiamo la devozione con la santa di cui abbiamo adottato il nome, molte parole del nostro dialetto sono simili al loro idioma e, molto probabilmente, anche questa leggenda che vi racconto.
Siamo nel 700 e in Via Crociferi i nobili catanesi tenevano nottetempo i loro conciliaboli e intrighi amorosi, ma non volevano che qualcuno li riconoscesse.
Perché tutto si svolgesse in segreto, fecero spargere la voce che, di notte, per quella strada vagasse un cavallo senza testa; perciò nessuno vi si avventurava una volta calate le tenebre. 
Ma un giovane coraggioso volle fare una scommessa cogli amici : sarebbe andato lì di notte e, come prova, avrebbe piantato un grosso chiodo proprio sotto l’Arco delle monache Benedettine.
Gli amici accettarono la scommessa, e il coraggioso giovane, munito di scala, di un grosso chiodo e del martello, si recò a mezzanotte sotto l’arco delle monache. 
Vi piantò il chiodo (ancora oggi se ne vede il buco); ma, nell’eccitazione non si accorse di avere attaccato anche un lembo del suo mantello al muro, sicché quando volle scendere dalla scala, si sentì come afferrato a una mano invisibile, il giovane credette allora di essere stato afferrato dal cavallo senza testa, gli prese un infarto e morì.
Aveva vinto sì la scommessa, ma la leggenda del cavallo ebbe una clamorosa conferma.
Tutti credettero che lo avesse ucciso il cavallo senza testa e nessuno si azzardò più di passare di notte per via dei Crociferi.
Un monito ai miei amici santagatesi: Amma tené paura chiuttòste re li vìve e nò re li muórte.