(22/02/2018)
SANT'AGATA DI PUGLIA : PIAZZA XX SETTEMBRE


di MaestroCastello

 Io da piccolo non sapevo ancora che quel giorno era nata l’Italia, lo sapeva solo il mio libro di storia che rimaneva chiuso in una cartella di cartone. La piazza cuore di un paese, luogo dove si riversano tutti gli abitanti, per vedersi, parlarsi o, semplicemente, per ritrovarsi. La piazza, luogo ideale dove un agglomerato di case, smette di essere paese e diviene “comunità “. La piazza per noi è sempre stata “la chiazza”, sede di circoli e di bar, luogo di ritrovo di operai o di semplici sfaccendati, posto di passaggio e di passeggio, ritrovo nelle sere d’estate, quando la voglia di vedere gente ti porta dalla Piazza al Perillo, come in processione continua. La nostra piazza, in effetti sono due: una più piccola: proscenio naturale di mille avvenimenti e terrazza graziosa che affaccia sulla Daunia nostrana. L’altra, quella più grande, è la piazza che mi ricorda bambino, passeggiata nella memoria di un ragazzo di paese. La processione, la banda che passa, i funerali con la bandiera a mezz’asta, i fuochi alla festa dei santi patroni, io che aspetto il botto finale con le mani alle orecchie, i comizi dei partiti davanti al Comune, la televisione nei circoli, la passatela ai tavoli di tutti i bar, le paste da Picariello, i gelati da Carlóne e le caramelle “nda lu buccàcce” da Nicola Andunàcce. La chiazza XX settembre, luogo caro della memoria dove ogni tanto vi faccio ritorno, a bordo dell’immigrazione. (Giovanni, 22 febbraio 2018)