(14/02/2018)
SAN VALENTINO: BUSINESS O TRADIZIONE?
Nei musei si entra in due con un solo biglietto. A Vico in mostra l'arte, per amarsi meglio

di Samantha Berardino

Puntuali come ogni anno siamo alle prese con l'appuntamento romantico per eccellenza, quello della festa di San Valentino.Si parla di regali, di cene, di tete a tete per due e, se si è fortunati, si parla anche d'amore.Certo, come ogni festa ormai divenuta convenzionale nella società dei consumi, il confine tra business e festa della tradizione diventa sempre più blando e lascia spazio ormai al relativo sentire di ognuno...Colazioni romantiche, cene afrodisiache, spettacoli e biglietti per due nei musei cittadini. Domani è la giornata degli innamorati che anche quest’anno in Italia avrà due volti: quello dolce dei cioccolatini e quello della cultura.Cioè?Una ventata di romanticismo fortunatamente torna nei musei italiani con l’iniziativa “MiBACi?”: A San Valentino si entra in due con un solo biglietto nei musei.È la proposta culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che invita tutte le coppie di innamorati a festeggiare il giorno di San Valentino immersi nell’arte. Si potrà entrare in due al prezzo di un solo biglietto nei musei e nei luoghi d’arte statali.In Capitanata invece, a Vico del Gargano, dal 13 al 17 febbraio al via il XV Premio San Valentino, rassegna internazionale di arte contemporanea tra continuità e innovazione, che si inserisce fra gli eventi per la settimana dedicata al santo patrono, che vede rallegrarsi le strade della cittadina con addobbi naturali fatti di agrumi del Gargano. 
San Valentino, infatti, oltre a proteggere gli innamorati, assume l’importante ruolo di protettore dell’economia agricola del posto. Un’intera settimana in festa per celebrare le tradizioni più antiche di Vico del Gargano e per tenere sempre vivo l’amore che i vichesi sentono per la propria terra.San Valentino, insomma, in Puglia, come nel mondo anglosassone.
Al di là di questi esempi virtuosi però di iniziative curiose ce ne sono davvero tante ma, chissà perché, odorano tutte lontano un miglio di soldi spesi inutilmente e di business per i commercianti.E quale offesa maggiore per il piccolo Cupido alato che offendere la magia dell'amore spendendo venalmente soldi inutili?Davvero è quello il modo di far felice la persona amata?Paradossalmente questa festa nasce proprio da un tentativo della Chiesa cattolica di porre fine ad un popolare rito pagano per la  fertilità.
Fin dal IV secolo a.C., infatti, i Romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna  e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità fosse concluso.Determinati a metter fine a questa primordiale vecchia pratica, i padri precursori della Chiesa avrebbero cercato un santo 'degli innamorati' per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono un candidatoin Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima. 
Secondo la leggenda, infatti, nel 270 d.C. il vescovo Valentino di Terni, amico dei giovani amanti, fu invitato dall'imperatore pazzo Claudio II, che tentò di convertire al Cristianesimo, ma il 24 febbraio dello stesso San Valentino venne lapidato e poi decapitato.
In realtà però l'origine del rapporto tra il Santo e gli innamorati è abbastanza controversa e legata a leggende e tradizioni.Eppure, come negare a chi crede nell'amore di festeggiare questa ricorrenza con il proprio amato/amata?E come smettere di credere all'unico vero motore del mondo, l'amore, da cui tutto nasce e che tutto trasforma?Ci resta soltanto di scegliere il modo giusto per farlo.