(09/08/2018)
VIAGGIO DELL’ANIMA


di Antonio Palazzo
Antonio Palazzo e Vittorio De Bellis
 Antonio Palazzo e Vittorio De Bellis


 

In quei mesi di febbraio degli anni ’60, gli emigranti santagatesi si apprestavano a ripartire verso le loro sedi di lavoro dislocate nei vari paesi fuori dell’Italia,dopo aver trascorso il periodo natalizio e buona parte del mese di gennaio al paesello.Giorni felici in mezzo alle loro famiglie e in mezzo a noi amici. Ma arrivava anche il giorno della ripartenza.Volti tristi…Giorni grigi…Giorni duri…Ci si salutava con lunghi abbracci…Che ricordi! A tal proposito, voglio citarVi un episodio accadutomi con un amico in quei giorni dove il grigiore del cielo di Sant’Agata pareva prendere il sopravvento…Era un giorno, appunto, di febbraio dell’anno 1963 o 1964.Arrivo ansimando alla fine della salita della Porta Nova.<<Eccolo il cartellone>> dove erano indicate le date delle partenze verso altri Paesi: “”ORARIO PERTENZE PER AUSTRALIA. AMERICA,GERMANIA, CANADA…””Appena letto, il mio pensiero andò all’ultimo mio amico rimasto in paese: Vittorio…Pensai <<Ma adesso Vittorio partirà?...Anche lui …Ed io resterò solo di nuovo?>>.Lo vidi arrivare da lontano, aveva con sé la valigia…Lo chiamai <<Vittorio…Vittorio>>.Venne verso di me e cercai di convincerlo a non andare via o di rimandare la partenza.Ma lui di rimando:  “”…Tonì aggja part…”” Mi rispose quasi con tono rassegnato.E poi con gesto istintivo mi abbracciò…lo abracciai anche io e lo vidi dileguarsi fino all’altra parte della piazza. La realtà mi portò improvvisamente alla durezza della quotidianità santagatese. In quei giorni così freddi e così gelidi dentro di me.

 Antonio Palazzo