La devozione al Sacro Cuore di Gesù “fu rivelata al mondo da Cristo nostro Signore che si è servito per ciò di persone destinate espressamente a questa missione particolare sulla terra”, come Santa Geltrude la Grande, S. Giovanni Eudes, Santa Margherita Maria Alacoque. A Costei apparve il Sacro Cuore di Gesù.

San Giovanni Evangelista fu il primo discepolo che descrive nel XIX capitolo del suo Vangelo la passione di Cristo: “… vennero dunque i soldati e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe ma uno dei soldati gli trafisse con la lancia il costato e subito uscì sangue e acqua”. Il soldato si chiamava Longino e il colpo da lui vibrato trafisse il costato sinistro e giunse fino al cuore di Gesù.

Il S. Cuore apparve a Maria Margherita Alacoque tre volte, dal 27 dicembre 1673 al 16 giugno 1675, e rivelò tra l’altro di soffrire per gli oltraggi che gli venivano soprattutto dalle anime a lui consacrate e a lei affidò la missione di far amare il suo adorabile cuore e stabilire nella chiesa una festa di riparazione. In cambio, il Sacro Cuore di Gesù fece la “solenne promessa” ai Suoi devoti, cui si aggiunse nel 1674 un’altra, conosciuta con nome della “grande promessa”. Dopo la morte di Santa Margherita si costituirono molte pie associazioni e confraternite intitolate al Sacro Cuore di Gesù e si diffuse rapidamente la devozione, grazie anche all’Ordine dei Gesuiti. Ne diede grande impulso S. Alfonso Maria de Liguori che, nel 1758, scrisse una novena al Sacro Cuore di Gesù. Il 16 giugno del 1875 papa Pio IX invitò tutti fedeli alla consacrazione della festa del Sacro Cuore ed il 13 maggio 1920 papa Benedetto XV conferì a Santa Margherita gli onori dell’altare.

Il 5 gennaio 1917, primo venerdì dell’anno, mentre era in corso la Grande Guerra, fu consacrato l’esercito italiano al Sacro Cuore di Gesù, invocato perché concedesse la salvezza e la vittoria alla patria. La devozione era già diventata nazionale in Francia, in Germania e in Austria.

Mons. Donato, parroco della chiesa di S. Angelo, diede grande impulso alla devozione verso il S. Cuore di Gesù,  di cui era devotissimo. Pregando ai Suoi piedi nella chiesa di S. Angelo, concepì la “Casa” che fece erigere e che intitolò a Lui, “Casa”  che doveva accogliere tanti bisognosi.

Nella stessa “Casa” una cappella, quella delle suore, aveva altare e statua del S. Cuore.

Al S. Cuore è dedicato l’altare della navata centrale della chiesa.

La devozione verso il S. Cuore di Gesù, con la pia pratica dei primi nove venerdì del mese da ottobre a giugno, e del mese di giugno, della recita della “coroncina”, fu avviata nel 1905 nella chiesa parrocchiale di S. Angelo. Successivamente s’introdusse nella parrocchia di S. Nicola, ove una devota offrì la statua del S. Cuore, opera dello scultore Pasquale Errico.

La devozione fu sostenuta prima dall’Associazione al Sacro Cuore, che contava numerosi devoti, e poi dall’Apostolato della preghiera, costituito da zelatrici e zelatori, che s’istituì il 25 gennaio 1925 con regolare Statuto, seguito, nel febbraio dello stesso anno, dall’Apostolato della preghiera inter-parrocchiale.

Al S. Cuore si dedicava il mese di giugno. Centinaia di fedeli gremivano la chiesa di S. Angelo, ove si celebrava la messa quotidiana con predica la mattina dal giorno I al 13; dal 14 al 30 alle ore 19. Il 27 giugno si celebravano messe piane e solenni per tutto il giorno. Il 29 si godeva dell’indulgenza toties quoties. Il 30 si celebrava la chiusura solenne del mese del S. Cuore: messe piane e cantate, processione, dedicazione di tutte le famiglie al S. Cuore, consacrazione dei cuori, con l’offerta al S. Cuore di composizioni di fiori, prevalentemente garofani rossi, a forma di cuore ed alla “Casa del S. Cuore” di pani della stessa forma. La processione percorreva alcune strade principali del rione in cui è ubicata la chiesa, come Via Mariconda e Via Forno del Sole.

Dora Donofrio Del Vecchio 

(Confraternita S. Antonio e SS.ma Annunziata in Sant’Agata di Puglia)