(30/11/2016)
PENNA, PENNINO E CALAMAIO CHE FINE HA FATTO LA CALLIGRAFIA O " BELLA SCRITTURA " ?


di MaestroCastello


Che fine ha fatto la Calligrafia o "bella scrittura"?

Nella scuola che adoperava la penna ad inchiostro si insegnava una materia chiamata " Calligrafia e bella scrittura".

Poi arrivò la penna a sfera a scombinare tutto e la calligrafia scomparve dalle pagelle e queste presero il nome di "scheda" e scomparvero anche i voti, soppiantati dai "giudizi".

Può sembrare anacronistico parlare ancora di cura della grafia quando il mondo sta andando verso l’uso esclusivo del dito indice poggiato su una tastiera e la scuola che pensa ai disgrafici ci dice che non importa scrivere in bella grafia.

Eppure oggi la bella grafia viene sempre più rivalutata ed è diventata arte e mestiere.

Scrivere bene è un'abilità speciale e tutti siamo portati ad apprezzare una bella calligrafia, anche se un tempo si diceva "l'intelligenza dello sciocco".

Scrivere manualmente è un'abilità che per fortuna ancora s'insegna a scuola, inizia da quando ci insegnano a tenere la penna, alla scrittura del corsivo, apprendimento questo che rende più fluido il pensiero ed è strumento pedagogico e terapeutico, inspiegabilmente sottovalutato oggi; infatti quasi metà degli studenti delle scuole superiori non riesce più ad utilizzare il corsivo e mescola lo stampato maiuscolo e minuscolo, quando non scrive addirittura tutto a stampatello.

La scrittura manuale è assai importante perché attiva la connessione mano-occhio-cervello, stimola le aree deputate al l'apprendimento, favorendo quindi l'assimilazione e la memorizzazione dei concetti.

Usate pure la tastiera del computer, ma non abbandonate mai la penna!

Scrivete bene o scrivete male, ma scrivete; va bene pure se scrivete a zampa di gallina.

Buona vita e buona scuola!