(22/06/2015)
LE ECCELLENZE CHE HANNO ONORATO SANT'AGATA DI PUGLIA : IL MAESTRO ROSATI


di MaestroCastello


Il maestro ROSATI.

Il primo amore non si scorda mai come il maestro di scuola. Dopo il padre e la madre, la persona più autorevole di un tempo era il maestro di scuola e a Sant'Agata il maestro per antonomasia era il mitico maestro Rosati. Anche chi non l'ha conosciuto personalmente, ne ha comunque sentito parlare e bene: un uomo molto distinto, una figura d'altri tempi, di quelli che si vedono in cartolina, avvolta da un alone di fascino: vestito nero, colletto inamidato e baffetti che andavano un tempo, con la coda all'insù. Dicono, una persona affabile, dal sorriso comunicativo, sempre disponibile al colloquio con la parola suadente, piacevole e coinvolgente. Il suo insegnamento mirava soprattutto allo spirito degli allievi, preoccupato maggiormente alla loro formazione morale. Nella didattica mirava a creare l'interesse nell'allievo, vera molla di un insegnamento proficuo. Capiva da lontano chi aveva stoffa e talento come nel caso del giovanissimo pittore Enzo Liberti, venuto da Biccari a Sant'Agata e a lui affidato per la prima formazione che lui indirizzò agli studi seri e in seguito ad una brillante carriera di rinomato pittore.
Da un vecchio articolo apparso su SNM traggo alcune testimonianze di un suo alunno dell'epoca.
" mi sembra di vederlo passare per le vie anguste del nostro paese distintissimo nel suo vestito nero sempre lindo ed impeccabile. Gli anacronistici baffi dalle punte ritorte ed il bianco colletto inamidato gli conferivano un’ ara austera che veniva meno ad un tratto, quando, incontrandoti, ti accoglieva con un affabile sorriso. L’ avresti detto un uomo di altri tempi......
..... Così bene operava nell’ animo degli allievi la parola del Maestro che ciascuno di essi si sentiva, come un adulto, vincolato da una profonda responsabilità morale. Cito ad esempio il ragazzo che restituì al legittimo proprietario il portafogli rinvenuto nella strada con una somma considerevole.
Non l’ attrattiva di possibili svaghi o il richiamo dell’ indigenza familiare erano riusciti a farlo deflettere da un senso di civico dovere.....
....non era da meno per l’ azione didattica che esplicava, rendendo tutto vivo e piacevole. Ricordo con quanto entusiasmo si seguissero le lezioni di storia, allorchè aveva l’ accorgimento di ambientare il racconto nel territorio del nostro piccolo paese. 
....... Così il sistema metrico decimale s'imparava attraverso la descrizione di un viaggio immaginario ch’ egli diceva di aver compiuto in Grecia in compagnia dell’ amico don Marciano. 
...... Quei ragazzi oggi sono uomini ma, quando s’ incontrano ricordano insieme il Maestro Rosati, la cui figura si proietta sullo sfondo prestigioso dell’ infanzia, e le sue parole risuonano come massime morali ed hanno ancora il valore di un’ esortazione.