(25/09/2014)
ANCHE CON L'AVERSA 0 - 0 ALLO ZACCHERIA
Il Foggia 'gioca' solo la seconda frazione. Sfiora il gol vittoria e gli negano tre penalty

di Lino Mongiello

Foggia, 24 settembre 2014. Il Foggia non va oltre lo 0-0 casalingo contro l’Aversa Normanna. Il risultato di parità, tutto sommato, è forse quello più giusto per quanto le due formazioni hanno espresso durante i 96’ minuti di gioco. Un tempo per uno. Forse ai “punti” il Foggia avrebbe meritato qualcosa di più del punticino che muove una classifica diventata abbastanza “deficitaria”. La compagine di Mister De Zerbi non va a segno da 3 gare e mezza e questo la dice lunga su quello che potrebbe risultare se si tirassero le somme dopo le prime cinque giornate. La cosa che potrebbe preoccupare è la mancanza di identità evidenziata nella prima frazione di gioco contro la formazione campana. Preoccupante. Il Foggia è stato in balìa dei giovani sconosciuti avversari che però correvano a velocità tripla e così facendo riuscivano a “spaccare” la “presunta” organizzazione di gioco, specialmente nella zona centrale del campo. Quinto e compagni ci hanno capito poco o niente, concedendo spazi ed errori a dismisura che hanno creato non pochi grattacapi al reparto difensivo. Meno male che Narciso, dopo la prova negativa di Benevento, è tornato sui suoi standard ed ha evitato brutte figure. Nella ripresa i rossoneri, scesi in campo con piglio diverso, hanno sfiorato più volte il vantaggio e, a dire il vero, gli sono pure stati negati ben tre evidenti calci di rigore. Mister De Zerbi ha molto da lavorare e, contrariamente alle sue rispettabilissime opinioni, crediamo che questa squadra sia in grado di dare e di fare 
molto di più. Non sarà un team in grado di centrare la promozione ma nemmeno da soffrire così tanto contro due avversarie imbottite di giovanotti senza troppe pretese.  La batosta di Benevento probabilmente avrà pure lasciato qualche segno, perché il Foggia, nel primo tempo ha subito costantemente l’iniziativa degli ospiti, sicuramente meglio disposti in campo. Le difficoltà del Foggia sono emerse soprattutto a centrocampo, apparso in grande difficoltà. Il rientrante Quinto rallentando i ritmi e con le sue giocate all’indietro hanno creato notevole “imbarazzo” alla retroguardia. Errori che, per fortuna dei rossoneri, nei primi 5’ l’Aversa non ha sfruttato per il classico “pelo”. Va pure detto che nella zona nevralgica del campo  anche gli altri compagni di reparto non hanno contribuito a mantenere le posizioni e le giuste distanze con difesa ed attacco. Così Iemmello è risultato “abbandonato” in avanti e “cercato” esclusivamente con lunghi lanci, facili prede della difesa ospite. Cavallaro, invece, quando ha avuto qualche pallone a disposizione ha provato quasi sempre la soluzione personale anziché l’intesa con i compagni. Sul lato opposto Bollino avrebbe voluto spaccare il mondo in quattro ma le sue iniziative, sono risultate improduttive. L’Aversa di Novelli ha fatto un figurone e solo gli interventi di Narciso hanno evitato la capitolazione. N’Diaye (15’ e 20’) ci ha provato di testa e col sinistro ma Narciso è stato attento e concentrato. Il taccuino delle azioni del Foggia è rimasto praticamente in “bianco” e gli unici tentativi, si fa per dire, verso la porta di Forte sono stati quelli di Cavallaro (35’) ed Agostinone (40’). Il portiere ospite è stato decisivo solo al 46’, molto bravo nel chiudere lo “specchio” della porta a Iemmello, liberato in area dall’assist di Gerbo. Al duplice fischio del Sig. Mancini non ci sono stati fischi per il Foggia ma la delusione tra la tifoseria si è avvertita. Dopo l’intervallo il Foggia è tornato in campo con tutt’altra grinta e determinazione. Evidentemente la “strigliata” di De Zerbi è servita a scuotere Agnelli e compagni. In 10’ i rossoneri hanno sfiorato il vantaggio per ben tre volte. Iemmello (3’) però non ha trovato il tempo giusto per battere a rete ed ha ignorato Gerbo liberissimo alla sua destra. Poi nella stessa azione Gerbo e Gigliotti (8’) non hanno incredibilmente agganciato la sfera  davanti a Forte. Il Foggia ha continuato ad insiste con veemenza ma sul cross di Gigliotti anche Bollino (10’) non è riuscito a deviare la palla in rete. L’Aversa è stata costretta a presidiare la propria area e, pur soffrendo ha mantenuto l’inviolabilità della sua porta. De Zerbi ha inserito anche Sarno per Bollino nella speranza che l’estroso attaccante potesse inventare la giocata decisiva. Iemmello (15’), da buona posizione ha confermato il suo momento-no. E pure il direttore di gara ci ha messo del “suo” negando ai rossoneri ben tre calci di rigore, due dei quali per evidenti tocchi di “mano” (23’ e 30’), e il terzo per una vistosa trattenuta su Cavallaro (25’). L’Aversa, in netta difficoltà ha provato un paio di volte ad alleggerire la pressione del Foggia e col neo entrato Carbonaro (29’) ha seriamente impegnato Narciso. Nel finale, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Sarno e Cavallaro (42’), nell’affollata area campana, hanno mancato la “zampata” vincente in prossimità della linea di porta. Quando non si riescono a finalizzare azioni come quelle costruite nel secondo tempo è già andata bene con lo 0-0.

FOGGIA – AVERSA NORMANNA 0 – 0

Foggia: Narciso 7, Bencivenga 5.5 (41’ s.t. Potenza s.v.), Agostinone 6.5, Agnelli 6 (34’ s.t. Sicurella s.v.), Loiacono 6, Gigliotti 6, Gerbo 6.5, Quinto 5, Iemmello 5.5, Cavallaro 5.5, Bollino 5 (13’ s.t. Sarno 5). A disposizione: Micale, Martino, Curcio, Leonetti. All. De Zerbi 5.
Aversa Normanna: Forte 6.5, De Matteis 6, Pippa 5.5, Pierre Zaine 5.5,  Scognamillo 6 (44’ s.t. Giovannini s.v.), Cardinale 6, N’Daye 6, Cardore 6 (39’ s.t. Gattoni s.v.), De Vena 5, Papa 5.5, Cicerelli 5 (24’ s.t. Carbonaro 6). A disposizione: Savelloni, Forino, Panatti, Muro. All. Novelli 6.5.

Arbitro: Emanuele Mancini di Fermo 4.
1°Ass.:   Cristian Greco di Taranto 5.
2°Ass.:  Giampiero Urselli di Taranto 5.

Note: Terreno in non perfette condizioni. Spettatori 2.500 circa. Ammoniti: Bollino, Cavallaro (F) Scognamillo, Cardore, Pierre Zaine, De Matteis (A). Angoli: 6 – 5 per il Foggia. Recuperi: 2’ e 5’.

Nella foto l'occasione non finalizzata da Cavallaro