(21/09/2014)
IL FOGGIA SI FA ' STREGARE ' DAL BENEVENTO : 2 - 0


di Lino Mongiello

Benevento, 21 settembre 2014. Il Foggia subisce a Benevento il primo stop in campionato con il più classico dei risultati, 2-0. La battuta d’arresto brucia perché  maturata non tanto per la supremazia degli avversari quanto per i due consueti grossolani errori in cui è incappata la formazione rossonera. Ma, al di là delle indecisioni, va evidenziata l’incapacità dell’undici della coppia Brescia-De Zerbi di produrre il “minimo” sindacale di occasioni per tentare d’impensierire il pressoché inoperoso portiere dei padroni di casa. Forse anche per lo scarso “peso” tecnico degli elementi di “completamento” della rosa. Oltre agli undici-dodici uomini sui quali si può far affidamento ad occhi chiusi non c’è granché e se non c’è la possibilità di sostituire degnamente i titolari, si possono rimediare brutte figure. Come quella del “Vigorito” . E’ pur vero che lo “stellare” Benevento non ha fatto mirabilie, ma il fatto che sia riuscito a sfruttare i due errori degli avversari, conferma quelle che sono le caratteristiche di “categoria” per far parte delle protagoniste del campionato. Caratteristiche che forse mancano a buona parte dei calciatori messi a disposizione dei tecnici, per cui, almeno al momento, il Foggia difficilmente potrà far parte dell’élite del torneo. Il Foggia deve rinunciare allo squalificato Quinto e all’infortunato D’Allocco. A sostituirli sono rispettivamente Sicurella e Leonetti.  Mentre Potenza e Sarno sono presenti in panchina perché non ancora al meglio della condizione. L’assetto iniziale del Foggia non appare molto equilibrato. In sostanza “rispecchia” la squadra vista nel secondo tempo col Melfi. I rossoneri, forse per mascherare i limiti e la scarsa organizzazione del centrocampo, forse per intimorire il Benevento, partono con la marcia alta e conquistano due angoli sul primo dei quali Iemmello (1’) di testa impegna Piscitelli. Come detto però è un fuoco di paglia. Che si spegne in una manciata di minuti. Gli avversari non sono gli ultimi arrivati e quando in squadra c’è gente del calibro di Alfageme, Eusepi, Melara e Marotta, l’avversario non può concedersi la minima distrazione. Il Foggia, invece, è risaputo, è colto da frequenti amnesie che poi risultano compromettere l’esito finale delle gare. Ad “impazzire” stavolta è Narciso. L’estremo difensore rossonero effettua un’azzardata uscita “alta” e si fa sfuggire la sfera. Alfageme è ben appostato e realizza a porta sguarnita il gol del vantaggio. Il Foggia tenta di ricomporre le fila ma conferma di non avere un assetto ordinato e numericamente valido. Specialmente a centrocampo. Il tic-tac nella zona centrale del campo fa spendere energie senza produrre il minimo risultato. Poi se non si è ben coperti ci si espone alle veloci ripartenze dei padroni di casa. Così al secondo errore foggiano il Benevento non si fa pregare per raddoppiare e mettere al sicuro il match. Melara (18’) servito in area da un compagno avanza indisturbato in area e con un secco diagonale supera Narciso. Il Foggia non riesce a reagire se non con qualche conclusione “sbilenca” che non preoccupa Piscitelli. Agli stregoni il doppio vantaggio va più che bene e non si affannano per conservarlo fino al duplice fischio del Sig. Marini di Roma 1. Negli spogliatoi sicuramente i tecnici rossoneri non avranno avuto parole d’amore per i loro ragazzi ma, nonostante tutto alla ripresa delle ostilità  non è cambiato nulla. Il Benevento ha continuato a mantenere i ritmi bassi e il Foggia non è riuscito a cambiare passo e a cercare sbocchi sulle corsie esterne. Iemmello (5’) non sfrutta al meglio il cross di Bencivenga. E il tiro al volo di Gigliotti (7’) è provvidenzialmente deviato in angolo da Alfageme. Nell’azione successiva il Benevento reclama la concessione di un penalty per  l’uscita maldestra di Narciso che travolge Marotta. IL calcio di rigore è evidente ma viene ammonito Marotta. Mister Brescia “ravvedendosi” delle scelte iniziali manda in campo prima Agostinone per Sicurella, poi Sarno per l’impalpabile Leonetti, infine Curcio per l’incerto Grea. Le tre sostituzioni non sortiscono alcun effetto. Nel finale di gara un “lampo” di Agnelli per Iemmello (42’) costringe Piscitelli a superarsi per evitare il 2-1. E’ l’unica vera giocata importante, mancata, che spegne definitivamente le velleità dello “stralunato” Foggia di poter acciuffare in extremis il pareggio. Che obiettivamente non avrebbe meritato.

BENEVENTO - FOGGIA 2 – 0

Marcatori: 11’ p.t. Alfageme, 18’ Melara.

Benevento: Piscitelli 6, Celjak 6.5, Pezzi 6.5, Vitiello 6, Lucioni 6, Scognamiglio 6, Alfageme 6.5, Doninelli 6, Eusepi 6 (36’ s.t. Mazzeo s.v.), Melara 6.5 (30’ s.t.Campagnacci 6), Marotta 6 (21’ s.t. Agyei 6). A disposizione: Pane, Padella, Bassini, De Falco. Allenatore: Brini 6.5.
Foggia: Narciso 5, Bencivenga 5.5, Grea 5 (30’ s.t. Curcio 5.5), Agnelli 5.5, Loiacono 5, Gigliotti 6, Gerbo 5.5, Sicurella 5.5 (12’ s.t. Agostinone 6), Iemmello 5.5, Cavallaro 5.5, Leonetti 4 (18’ s.t. Sarno 5.5). A disposizione: Micale, Altobelli, Potenza, Bollino. Allenatore: Brescia – De Zerbi 5.

Arbitro: Valerio Marini di Roma1 6.
1°Ass.:   Leonardo Camillucci di Macerata 6.
2°Ass.:  Nello Grieco di Macerata 6.

Note: Cielo sereno. Terreno in buone condizioni. Spettatori 3.000 circa. Ammoniti: Celjak, Marotta, Vitiello  (B) Gerbo, Agnelli, Sicurella (F). Angoli: 8 – 6 per il Foggia. Recuperi: 1’ e 4’.

Nella foto il 2-0 di Melara.