(14/08/2025) "Lu jazzë" (Lo Iazzo o jazzo) ... di Redazione | ||
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Manufatto che ci consente di riscoprire e ricordare quello che in tempi lontani ha fatto parte della storia del nostro territorio. Queste strutture in pietra venivano utilizzate in genere per il ricovero delle pecore ed erano situate, di solito, lungo gli antichi tratturi della transumanza, "Lu jazzë", vera e propria opera di architettura rurale, era costituito da un particolare recinto in pietra ricavato sul posto dallo spietramento del suolo.Sulla sommità dei muri venivano sistemate delle lastre in pietra appuntite dette "paralupi", il tutto per impedire l'accesso ad animali predatori capaci di arrampicarsi, come volpi, lupi e faine Di solito lu jazzë era costruito in pendenza, per favorire la ventilazione e il deflusso delle acque e dei liquami, costituivano parte integrante dello stesso il "lamione", locale coperto utilizzato per ricovero di animali e persone, ma spesso anche per la lavorazione del latte. Infatti in questi ambienti si trovavano anche alcuni grandi focolari. In questo luogo vi era anche il "mungituro" locale dove venivano, appunto, munte le pecore.Ammirando questi luoghi, possiamo apprezzare l'ingegno e la fatica dei nostri antenati, che hanno saputo convivere in armonia con la natura, creando strutture funzionali e durature. La loro presenza ci invita a riflettere sull'importanza di preservare e valorizzare il nostro patrimonio storico rurale affinché le generazioni future possano continuare a trarre ispirazione e conoscenza da queste testimonianze del passato, spesso trascurate. | ||