(10/04/2019) SANT'AGATA DI PUGLIA: APPUNTI DI MEMORIA:IL PASSAGGIO DEL RE VITTORIO EMANUELE III di Dora Donofrio Del Vecchio | ||
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Il passaggio del re Vittorio Emanuele III
Il terribile terremoto che si verificò nella notte del 23 luglio 1930, portò morte e distruzione nella zona del Vulture, ove si registrò l’epicentro, ed in molte località dell’Irpinia e della Capitanata. Il re Vittorio Emanuele III volle di persona verificare i danni e portare conforto alle popolazioni colpite dal sisma. Nel suo viaggio attraversò la strada del monte della Croce di Sant’Agata di Puglia, passò per il Ponte dell’Annunziata presso il Convento di S. Antonio e, diretto ad Accadia, proseguì passando davanti al Mulino e Pastificio Fratelli Fredella. Viaggiava in una macchina scoperta. Dal Ponte dell’Annunziata e per tutta la strada fino alla Chiesa della Madonna dell’Arco, in piedi nella macchina che andava a passo d’uomo, salutò numeroso popolo che fece ala al suo passaggio. Gabriellino D’Annunzio in pretura a Sant’Agata di Puglia Gabriele Maria D’annunzio, chiamato Gabriellino, figlio del noto poeta Gabriele e di Maria Hardouin dei duchi di Gallese, cacciava nel bosco di Rocchetta S. Antonio. S’imbattè in un signore che si presentò come “principe Orsini”, il quale lo accusò di aver violato la sua proprietà. Il D’Annunzio accusò il principe di abuso di titolo. La causa tra i due si discusse nella procura di Sant’Agata e molti santagatesi andarono ad assistere. Il legale dell’Orsini fu lo stesso che difese Totò dall’accusa di abuso del titolo nobiliare di principe De Curtis.
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