(20/02/2019) LA CAMPAGNA DI UNA VOLTA CREAVA TANTI MESTIERI di MaestroCastello | ||
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È incredibile quante attività umane erano un tempo legate alla campagna, al lavoro della terra, alla vita degli animali che in essa venivano allevati; un passato operativo oggi totalmente scomparso. Intorno all'universo agricoltura ruotavano mille professioni non più esistenti che abbiamo il dovere di riportare alla memoria delle nuove generazioni; affinché non si crei un vuoto tra i giovani e i nostri antenati che quelle professioni esercitavano con tanta passione, instancabilità e pazienza quasi religiosa. Cito spesso il prof. Carmelo Volpone e proprio lui, nel suo libro: "Sant'Agata di Puglia nel tempo", tratta di queste antiche attività agricole che venivano svolte in ogni azienda agricola. Sintetizzo per praticità LU SCAPELE = non aveva in particolare alcun mestiere, ma in realtà li svolgeva tutti. Scaricava il letame ( lu stiére), riempiva i barili d'acqua, sostituiva un cafòne assente, aiutava le donne a portare i pesi. LU VICCÈRE = persona che pascolava e svezzava i tacchini che, particolarmente fragili, erano una risorsa economica dell'azienda. LA MASSÈRA RE HARRÌNE = donna addetta a curare galline, oche, anatre e ogni specie di animali da cortile. Provvedeva al mangime, al rifornimento dell'acqua, raccoglieva le uova da consegnare al padrone, controllava le chiocce durante la cova e preparava il pastone per far crescere sani e forti i pulcini. LU PURCHÈRE = persona addetta a pascolare i maiali, a provvedere al pastone da mettere nda li pelùne. Curava lo svezzamento e lo scamb io dei maiali con le aziende vicine, per migliorarne la razza. Durante i mesi caldi li portava al ruscello o in zone acquitrinose perché, rotolandosi nel fango ( mbrusciulànnese ndà li zanghe) si potessero rinfrescare. LU MASSÈRE RE VACCHE = era al di sopra di tutti gli altri dipendenti, dirigeva l'andamento della vaccareccia, ambiente destinato alle sole vacche. Con l'aiuto del sotto assiro, provvedeva alla trasformazione del latte in caciocavalli, trecce, manteche e ricotte. Ordinava quando smammare i vitellini, dov'era il pascolo migliore, decideva la monta, l'approviggionamento del foraggio, curava insieme al padrone la vendita dei vitelli, interveniva nei parti delle mucche e teneva i rapporti con le masserie vicine. LU VACCHÈRE o UALÉNE = portava al pascolo la mandria armato di paròcchela, un bastone con la testa a forma di grossa cipolla, capace di far molto male. A sera, afferrava la secchia di legno e insieme agli altri vaccari, provvedeva a mungere le mucche. LU UARDIÈNE = compito delicato e di fiducia il suo, doveva sorvegliare l'intera azienda. Se questa era vasta, lo affiancavano degli aiutanti, specie in estate che c'era da sorvegliare il grano mietuto. Tante persone che trafficavano in azienda rappresentavano un pericolo, specie di notte. LU MASSÈRE RE RE PÈCURE = curava solamente le pecore, sceglieva i terreni per il pascolo, decideva quando staccare gli agnellini dalle madri e mandarli al pascolo, presenziava la conta delle pecore al rientro, portava il formaggio al caseificio e provvedeva i negozi di ricotta fresca. Decideva quando portare le pecore a vagnè (lavaggio al fiume) e controllava che la tosatura rendesse al massimo. Il suo contratto era annuale e se era molto capace, rimaneva a vita in una pòsta. LU PASTORE = portava al pascolo le pecore, avendo con sé un cappotto, un bastone e un grosso ombrello, per ripararsi dalla pioggia o dal sole. Era adiuvato da grossi cani, per difesa da lupi. Era provvisto di coltelli per intagliare oggetti di legno. A sera contava le pecore e provvedeva a mungerle. LU CASIÉRE = persona capace di ricavare dal latte il formaggio e la ricotta. Filtrava il latte appena munto dalle pecore attraverso un panno pulito, puliva le forme (re fascèrre) che dovevano contenere il latte e la ricotta. Tenéva puliti tutti i recipienti che servivano allo scopo e lu rutulatùre, un attrezzo di legno con una palla, sempre di legno all'estremità, guarnita di chiodini tutt'intorno che serviva a girare il caglio nel latte. Lu CASIÉRE salava poi il formaggio che serviva al padrone è il resto lo portava alle salamoie del caseificio. | ||