(18/12/2018) SANT'AGATA DI PUGLIA : MATUTINE LA NOVENA DEL SANTO NATALE di MaestroCastello | ||
Magìa del Natale. Il tempo sbiadisce i ricordi, ma per fortuna non li cancella del tutto, specie quelli legati all'infanzia. Natale, per noi bambini di una volta durava tutto il mese di dicembre. Prima con la costruzione materiale del presepio che doveva campeggiare in ogni casa. Già all'inizio del mese eravamo in fibrillazione per la ricerca dei materiali: scatole di cartone per fare le casette, fogli di carta Che stropicciati sarebbero diventati montagne, muschio da mettere intorno alla grotta, ovatta come neve finta, ghiaia che avrebbe segnato i sentieri e pezzi di specchio che avrebbero dato l'idea di corsi d'acqua. Questo per quanto riguarda il presepio, ma il pensiero di un ragazzo di paese non può non correre alle tradizioni legate alla principale festività religiosa dell'anno che viveva da piccolo, come la Novena di Natale o "Matutìne"come diciamo a Sant'Agata, che va dal sedici al ventiquattro dicembre. Lu Matutìne aveva per me un fascino particolare, e chi se lo scorda! Mia nonna che silenziosamente mi veniva a chiamare alle quattro e mezza del mattino ed io che ero già sveglio per timore che se ne andasse senza di me. Fuori tutto era ammantato di neve bianchissima che rischiarava la notte. Io che tenevo stretta la mano di nonna e tutti e due camminavamo guardinghi, stando accorti a non scivolare. All'improvviso attaccavano a suonare le campane di Sant'Angelo e noi immancabilmente affrettavamo il passo. L'incontro con altre voci ci faceva capire che non eravamo i soli viandanti nella notte e che altri come noi avevano lo stesso proposito: raggiungere la chiesa, prima che iniziasse la funzione. Mi sono sempre chiesto perché lu Matutìne lo facessero così presto e l'ho scoperto solo da grande. Lo facevano per permettere ai tantissimi contadini di poter seguire la funzione e poi avviarsi alle loro campagne. Man mano che ci avvicinavamo alla chiesa, ci arrivavano i canti che si facevano più pressanti ed io non mi accorgevo che non camminavo, ma volavo; trascinando la mano di mia nonna. All'entrata della chiesa, come intonavano "Tu scendi dalle stelle", il cuore mi balzava in gola; tanta era l'emozione. I tempi sono cambiati, ma l'emozione è rimasta la stessa. Buon Natale! MATUTÌNE (giovanni) | ||