(11/11/2018)
LU CUNT RE SAN MARTINE: STORIE IN VERNACOLO SANTAGATESE RACCONTATE DA CARLA FREDELLA


di Carla Fredella

di Carla Fredella

Lu cùnt re San Martìn

Si sà che la maggior parte dei racconti, li cùnt, dei nostri nonni o genitori, veri o inventati, altro non erano che delle lezioni di vita che si tramandavano di generazioni in generazioni, come questo :
Il giovane Martino viveva con i suoi anziani genitori in campagna, spesso la sera prendeva il suo cavallo e andava a trovare gli amici nel paese vicino e tornava a casa a notte fonda.
Ogni notte al suo rientro quìr poverièddr re l'attèn s'aveva alzè pe l'aprì la porta chiusa da dentro cu lu vattènd. 
Una notte il padre lo rimproverò : Martì e te sembra bell a turnè semb a quest'ora? Ije ra stè call call ndà lu liett aggia pegliè stù frìdd e se fòss fatt a te?
Anche quella sera del 10 Novembre andò al paese nonostante facesse freddissimo e iniziava a nevicare.
Mentre tornava a casa la neve scendeva copiosa e pluvènèva cùm a che.
Incontrò un vecchietto infreddolito si tolse il mantello e glie lo diede pensando...fòsse bèll se fòsse fatt a me. 
Una volta arrivato davanti casa pensando al padre che si doveva alzare x aprirli ripensò ancora..Se fòss fatt a me? 
Allora decise di non bussare, cercò riparo tra due botti in disuso che erano lì fuori e si addormentò. 
La mattina seguente i genitori al loro risveglio trovarono Martino morto tra le botti traboccanti di vino e un sole cocente come in estate.
E per questo che a S.Agata se si entra in una cantina si usa dire Sant Martìn, espressione che si usa anche per indicare abbondanza.
Ma la morale di questa storia è: pensiamo sempre SE FÒSS FATT A ME ogni volta che facciamo qualcosa a o per qualcuno .