di Lino Mongiello
Venezia, 5 maggio 2018.
Il Foggia cade a Venezia all’ultimo minuto (2-1) e deve definitivamente abbandonare il sogno dei playoff. La sconfitta non scalfisce minimamente la grande impresa dei ragazzi di Mister Stroppa che nel girone di ritorno hanno tenuto dei ritmi e medie da promozione. L’obiettivo minimo della permanenza in B è stato raggiunto con largo anticipo. Il Foggia non ha perso i playoff in laguna ma durante il girone di andata quando ha perso diversi punti per strada. Alcuni clamorosi ma non vanno neanche dimenticate le numerose sconfitte allo Zaccheria. Ma in ogni caso va bene così. Anche se a Venezia, in considerazione dell’importanza del match, forse anche il primo tempo andava affrontato con la stessa determinazione della ripresa. Ma, ripetiamo, è solo una considerazione. Nella gara della verità, Stroppa cambia ancora diversi uomini. In difesa Tonucci e Camporese ritrovano la maglia da titolare. Mentre a centrocampo, assente Greco, si rivedono Agnelli nel ruolo di play e Zambelli sulla fascia destra. In attacco al fianco di Mazzeo c’è Nicastro. Non parte bene il Foggia, sovrastato dall’impeto del Venezia per i primi quindici minuti. I lagunari, da quattro vittorie di fila, non intendono fermarsi e costringono i rossoneri nella propria metà campo anche se non producono occasioni pericolose. Pian piano però il Foggia sale di tono e si porta con maggior frequenza nella metà campo del Venezia. Zambelli (13’) prova il diagonale sul quale Mazzeo viene anticipato da Audero. Poi Deli (18’), tenta la sorpresa da fuori area, ma Audero è sempre vigile. Kragl (24’) si esibisce con la sua specialità, il calcio di punizione ma Bruscagin anticipa Mazzeo che è lì in agguato. Sale il ritmo del Foggia al quale manca il colpo finale. Come sul cross di Zambelli. Nicastro (33’) non ci arriva. L’azione del Foggia è lineare. Mette in difficoltà il Venezia ma non è incisiva. E le distrazioni nella retroguardia sono sempre possibili. Infatti, Noppert, in uscita, va a vuoto e la sfera termina sui piedi di Marsura (38’). Camporese si trova sulla traiettoria ed evita la capitolazione. Capitolazione che arriva 3’ più tardi grazie ad un calcio di rigore trasformato da Litteri (41’) e concesso per un fallo molto dubbio di Tonucci su Domizzi. Nella ripresa, il Foggia torna in campo deciso a cambiare volto al match. I rossoneri s’impadroniscono del centrocampo e costruiscono azioni pericolose, anche se Audero non deve ricorrere ai “miracoli” per salvare il risultato. Dopo i tentativi infruttuosi di Deli (2’) e Nicastro (7’), ci si mette anche il palo a negare ad Agazzi (9’) la gioia del gol. Il Venezia soffre la pressione del Foggia e Inzaghi ricorre alle sostituzioni. Lo imita Stroppa nel tentativo di assicurare più vivacità alla manovra. Chi beneficia immediatamente dei cambi è il Venezia. Infatti, i due neo entrati mettono scompiglio nella allegra difesa degli ospiti. Potrebbe chiudere definitivamente i conti Geijo (26’) ma, incredibilmente, a porta spalancata, spedisce la palla in curva. Poi Geijo cerca e trova Zigoni (28’) il quale stoppa la sfera e la gira in porta ma Noppert si distende e para. Risponde l’indomito Foggia ma è ancora perseguitato dalla sfortuna. Al 34’ la conclusione di Tonucci dai trenta metri si stampa sulla traversa. Nel finale insiste ancora il Foggia che con caparbietà e generosità prova almeno a riequilibrare le sorti del match. La difesa del Venezia, sia pur sofferente, è molto attenta e i tentativi vengono vanificati. Nel recupero però la gara si ravviva. Il Foggia riesce a trovare il gol del pari con Mazzeo (47’), al termine di una azione bella e travolgente. Il cross di Agazzi per la testa di Camporese si trasforma in assist per Tonucci, la cui semirovesciata si infrange sul palo. Mazzeo raccoglie sulla respinta e la ribatte prontamente in rete. Almeno il pari lascerebbe qualche minima speranza. Ma il Foggia non ha il tempo di gioire perché Stulac (49’) su calcio di punizione la spedisce all’incrocio e regala la vittoria ai suoi. Peccato per il Foggia, davvero molto sfortunato in questa trasferta in laguna.
Venezia - Foggia 2-1
Marcatori: 41’ p.t. Litteri (rig.), 47’ Mazzeo, 49’ Stulac.
Venezia (3-5-2): Audero 6; Cernuto 6, Domizzi 5.5, Modolo 6; Bruscagin 6, Stulac 6.5, Suciu 6 (39’ s.t. Soligo s.v.), Falzerano 5.5, Garofalo 5.5; Litteri 6 (24’ s.t. Geijo 6), Marsura 5.5 (15’ s.t. Zigoni 6). A disp.: Vicario, Russo, Cigagna, Bentivoglio, Fabiano, Firenze, Frey, Zampano, Del Grosso. All.: Inzaghi 6.5.
Foggia (3-5-2): Noppert 6; Tonucci 6, Camporese 6, Calabresi 6; Zambelli 6, Agnelli 5.5 (21’ s.t. Scaglia 5.5), Agazzi 5.5, Deli 6, Kragl 5.5 (30’ s.t. Rubin 5.5); Nicastro 6 (30’ s.t. Floriano 6), Mazzeo 6.5. A disp.: Guarna, Sarri, Loiacono, Beretta, Martinelli, Gerbo, Celli, Ramé. All.: Stroppa 6.
Arbitro: Francesco Guccini di Albano Laziale 5; 1´ Assistente: Damiano Margani di Latina 6; 2´ Assistente: Mattia Scarpa di Reggio Emilia 6; Quarto Uomo: Riccardo Ros di Pordenone. Note: Terreno in buone condizioni. Spettatori 5.000 circa (1.000 i tifosi rossoneri nel settore ospiti). Ammoniti: Cernuto, Bruscagin (V), Zambelli (F). Angoli: 7-5 per il Foggia. Recuperi: 1’ - 6'.
Nella foto il gol del momentaneo 1-1 di Fabio Mazzeo
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