(19/04/2016) CARA MAMMA.... di Filomena Marchese | ||
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Maria Luigia Dianora Fredella in Zenga 01-02-1944 / 06-04-2016
Cara Mamma,com'è difficile in questi momenti, ubriaca di sgomento, riuscire a racchiudere inpochi confusi pensieri l'essenza del tuo essere.Come siamo stati fortunati ad averti avuta! Non nascono tutti i giorni persone come te....una donna straordinaria nella sua normalità. Una vera signora. Quante doti racchiuse in una sola persona...avevi un'eleganza innata, eri sempre sorridente, mai invadente e molto riservata, devota alla tua famiglia, di una bontà unica. Avevi un gesto e una buona parola per tutti e quanto hai sofferto in silenzio fino all'ultimo respiro senza mai voler disturbare nessuno, tanto che ho sempre pensato, e in questi ultimi tempo insistentemente, che avrei voluto scrivere al Papa per chiedere di farti Santa, Santa subito, anche da viva...così finalmente avremmo avuto Santa Dianora.Non eri una donna da palcoscenico ma quanto lavoro hai fatto dietro le quinte! Il lavoro vero, quello duro, quello degli instancabili gesti quotidiani, quel lavoro che non riceve gli applausi del grande pubblico ma che sicuramente hanno saputo riconoscere tutti coloro che hanno avuto la gioia di conoscerti davvero.Che marito, che figli e che nipoti fortunati! Non ci poteva capitare moglie, mamma e nonna migliore. Ci hai riempiti d'amore.Si mamma, hai seminato tutta la vita amore attraverso la tua costante immancabile e puntuale presenza sempre colma di dolci parole e di teneri baci e abbracci.E quanti incoraggiamenti! Anche nelle cose più dure della vita ci hai insegnato ad avere coraggio con il tuo grande esempio anche di fronte alle prove più difficili, dopo un primo momento di sconforto, arrivava sempre la luce, quell'illuminazione Divina che ti dava la forza di trasformare tutto in positivo e di saperci ridere sopra. Quante risate ci siamo fatti sul tuo lettone....cominciammo da bambini a fare le invasioni nel letto matrimoniale e quello è diventato per noi il momento dei racconti, delle confessioni. Potevamo raccontarti di tutto, sia il bello che il brutto di quello che ciaccadeva, sapevi tutto di noi e tu eri lì ad ascoltarci senza mai giudicare, dandoci sempre il consiglio migliore. Questo rito non l'abbiamo mai interrotto, anzi era diventato anche il rito dei tuoi amatissimi nipoti Eugenio e Dianora e in quest'ultimo periodo quel letto è stato affollatissimo e tu, nonostante la tua sofferenza, ti facevi trovare lì sorridente e come sempre pronta ad ascoltarci tutti.Grazie mamma dell'immensa ricchezza che ci hai lasciato. Siamo certi che continuerai ad ascoltarci e a guidarci vegliando su di noi anche da lassù.
Monica | ||