(06/04/2016) LI MACCARUNE RE LA ZITA di Antonietta Pagliarulo | ||
![]() | ![]() I famosi maccheroni della zita | |
Siamo negli anni quaranta, periodo di carestia e prescrizioni, nonostante a Sant'Agata funzionava alla grande il pastificio dei f.lli Fredella, non era facile avere grandi quantitativi di pasta ed era un lusso mangiare la pasta confezionata. Accadde che una coppia decise di sposarsi, allora si usava fare i banchetti in famiglia, naturalmente servivano i famosi maccheroni r la zita, la pasta non era facile reperirla, il padre della sposa pensò di andare dal proprietario del pastificio Don Gennaro, dicendo:" buongiorno patrun Gennaaa soo vnut a dirt che la zita voll lu zitt e lu zitt voll la zita e sanna spusee, patrunn Gennaa s tu nun m rei li maccarun r zita che r'aggiaa fee mangie' a lu banghett? Fini' con una grande risata, alla fine don Gennaro chiamò il capo mugnaio, un certo" trippiciell", e gli ordinò di dare al padre della sposa tutta la pasta che gli serviva.
Redazione i Fratelli Fredella erano molto sensibili ai problemi sociali, loro sono stati i benefattori del Convento di S.Antonio, una struttura abbandonata dai Frati Minori Conventuali e che adesso corre voce che i Frati la vogliono adibire a dimora per profughi. | ||