Giorno 20 marzo, domenica delle Palme, il Circolo Lettori “Kelvin 310” e l’Associazione Mamme Santagatesi, con il Patrocinio del Comune di Sant’Agata, promuovono una particolare iniziativa dedicata ai bambini. 

Può un libro farsi messaggero di pace e strumento d’azione e aggregazione contro la guerra?

Il Circolo Lettori “Kelvin 310” e l’Associazione Mamme Santagatesi sono convinti di sì.

Insieme, allora, chiamano a raccolta i bambini del paese per coinvolgerli in una particolare manifestazione che parte da un’idea particolare, una sorta di “chiamata alle armi al contrario”, con uno scambio alla pari attraverso un messaggio chiaro e preciso: “Tu porti un’arma giocattolo a noi, o un disegno contro la guerra, e noi, in cambio, ti regaliamo un libro”.

E a proposito di disegni, si intitola proprio ”Coloriamo la Pace” la manifestazione che si terrà domenica 20 marzo, alle ore 16,45 presso il Teatro Comunale, con il Patrocinio del Comune di Sant’Agata di Puglia.

E se chiaro è il messaggio che l’iniziativa vuole portare ai bambini, proponendo loro di gettare via pistole e  fucili di plastica, in quanto simboli negativi e di aggressività, altrettanto chiara appare la scelta fatta dalle due associazioni nell’individuare la giornata per dare vita alla particolare manifestazione.

Sarà proprio la domenica delle Palme, giorno in cui lo scambio di ramoscelli di ulivo rappresenta ovunque un sincero augurio di pace, a far da cornice all’incontro di adulti e bambini uniti da un unico grande desiderio: condividere per qualche ora la gioia e il piacere di sognare una società diversa e più bella: un mondo senza guerre.

                E lo faranno insieme, adulti e bambini, condividendo un particolare percorso attraverso un “Racconto animato”, colorando pensieri di pace, costruendo “ l’Albero della Pace ” dove verranno disposti i disegni dei bambini, quelli colorati con amore da piccoli cuori capaci di contenere ancora sogni di pace.

Quella pace che, davvero, come diceva il grande Mandela, può diventare realtà; ma che per custodirla, bisogna essere capaci di sognare.

Appunto.

Rosario Brescia

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