(30/08/2010)
LA RESIDENZA SVEVO - ANGIOINA DI ORTANOVA


di Carmine Granato
Storia locale 
la residenza svevo – angioina di  Orta (Nova) – di Margherita Pasquariello 
Spesso la storia dei piccoli centri di una nazione viene studiata, indagata, approfondita e narrata da storici non professionisti  e non per questo essa risulta meno documentata e attendibile. Anche “La residenza svevo-angioina di Orta” di Margherita Pasquariello, insegnante del’’Istituto per il Turismo e il Commercio “Olivetti” di Ortanova  e cittadina di Accadia, delizioso paese della provincia di Foggia, nasce nel 1981 come tesi di laurea in Storia dell’Arte Medievale e Moderna, discussa con la professoressa Maria Stella Calò Mariani dell’Università degli studi di Bari, ma diventa presto uno studio documentato e approfondito che dà un contributo non trascurabile allo spinoso argomento trattato. L’autrice ha approfondito gli studi su quella che oggi si chiama Orta Nova ed ha prodotto una scorrevole e profonda rielaborazione che ha il pregio di una sintesi che non è mai superficiale. La Pasquariello ha studiato il riflesso della presenza federiciana e gli interventi sul territorio legati alle realizzazioni degli Svevi prima e degli Angioini poi. Orta esisteva con certezza  già nell’XI secolo  e fu scelta da Federico II come luogo per edificarvi una residenza fra i boschi, che allora ricoprivano buona parte del territorio della Capitanata. Purtroppo di questa costruzione è rimasto il nulla. Sono persino scomparse le uniche due iscrizioni lapidee che attestano come Federico II abbia edificato a sue spese il  “palacium” di Orta. Ovviamente lo studio della Pasquariello non  è esaustivo come non lo sono i tanti studi di storia e di storia dell’arte che cercano di capire qualcosa nel coacervo di stili e di linguaggi artistici che si sono sviluppati  nell’intero sud dell’Italia e della Puglia in particolare. L’autrice del pregevole testo, pubblicato nel 1998 con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Orta Nova e dell’Assessorato all’istruzione della Regione Puglia e a cura del Centro Regionale di Servizi Educativi e Culturali, formula delle credibili ipotesi e dà anche conto  dello stato delle conoscenze che, grazie al contributo interdisciplinare di studiosi quali Sthamer, Haseloff, LeistikoW, Licino, Calò Mariani, gettano squarci di luce su una Orta non “periferica dell’impero” ma a tutti gli effetti “imperiale”. Tra i castelli che all’epoca costituivano una “corona” di difesa per Foggia viene ricordato anche il Castello di Sant’Agata di Puglia, nel Subappennino. Il volume è ben documentato anche fotograficamente, gradevole ed è consigliabile anche come lettura integrativa per il programma di storia medievale e come fonte di conoscenza della storia del nostro territorio, che a volte è più studiato all’estero che nelle nostre Università e da storici locali colti e appassionati più che da docenti  universitari.
 Carmine Granato

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Margherita Pasquariello,

La residenza svevo – angioina di Orta

Amministrazione Comunale di Orta Nova

Regione Puglia

CRSEC di Cerignola, 1998