(03/02/2018)
IL FOGGIA ESPUGNA....LO ZACCHERIA : 2-1 ALL'AVELLINO
In rimonta e dopo quasi quattro mesi, i satanelli vincono allo Zac Vanno in gol Nicastro e Mazzeo

di Lino Mongiello

Foggia, 3 febbraio 2018.

Dopo quasi quattro mesi il Foggia torna a vincere allo Zaccheria superando in rimonta (2-1) l’Avellino. E i satanelli, alla seconda vittoria di fila, fanno un bel balzo in classifica, a +4 sulla zona playout. I tre punti sono più che meritati per quanto visto nei 95’ che hanno visto il Foggia prevalere sia sul piano del gioco che sul piano atletico-fisico. Anzi, a voler essere obiettivi, un solo gol di scarto sta stretto ai ragazzi di Mister Stroppa, che avrebbero potuto sicuramente realizzare qualche altra marcatura. Ed evitare così il patema d’animo degli ultimi minuti. Comunque è andata bene e, finalmente, si può festeggiare al ritorno al successo sul proprio terreno amico. Peccato per l’assenza del pubblico, penalizzato da una decisione a dir poco assurda e alquanto discutibile. Mister Stroppa ripropone lo stesso undici che sette giorni prima ha sbancato a Chiavari. L’approccio al match dei rossoneri non è dei migliori. Sarà stato per gli spalti vuoti come detto dall’allenatore del Foggia negli spogliatoi o per chissà quale altro motivo, ma per l’ennesima volta la partenza è stata ad handicap. Con un gol subìto nei primi 10’. Segno di scarsa concentrazione. Concentrazione che non è venuta meno all’Avellino concreto e determinato. Il primo vero affondo, infatti, è degli ospiti e Asencio (6’) fa le prove del gol ma la girata a rete, su servizio di Molina, termina fuori bersaglio. Risponde il Foggia con una percussione di Deli (9’). Il fantasista rossonero trova un varco libero e si presenta davanti a Radu ma sbaglia clamorosamente la conclusione a rete. Poi, nel prosieguo dell’azione Agnelli calcia alle stelle. Il calcio si sa è impietoso e il Foggia ne paga le conseguenze. Dal possibile vantaggio, è invece l’Avellino a sbloccare il risultato. Seppure la difesa del Foggia fosse Dalla battuta di un calcio di punizione, Migliorini rimette al centro e Asencio (11’), unica punta irpina, è stranamente dimenticato dai difensori, e quindi anticipa Nicastro ed infila in rete. Il Foggia accusa il colpo e non reagisce a riorganizzarsi immediatamente. Prova a far girar palla alla ricerca del varco giusto per poter impensierire la porta difesa da Radu. Ma niente da fare. L’Avellino si chiude bene e non lascia molte possibilità di inserimento. I padroni di casa protestano inutilmente chiedendo la concessione di un calcio di rigore: sul tiro di Camporese (26’) la sfera è deviata col braccio da D’Angelo. Il Foggia adesso ci prova con maggior intensità e finalmente trova il gol del pari. Il lancio di Kragl per Nicastro è millimetrico. L’attaccante rossonero addomestica la sfera e anziché battere a rete serve Mazzeo il quale fa sponda per lo stesso Nicastro (35’) che può depositarla nella porta sguarnita. Il gol del pari galvanizza Agnelli e compagni che hanno maggior convinzione. La svolta del match potrebbe esserci al 43’. Gerbo s’invola verso Radu ed è steso alle spalle da D’angelo. Per il Sig. Di Martino stavolta il calcio di rigore c’è ed  anche l’espulsione per il difensor irpino, ritenuto ultimo uomo. L’occasione del sorpasso è ghiotta anche perché gli irpini dovranno disputare la seconda di gara in inferiorità numerica. Mazzeo (44’) va sul dischetto ma spedisce la sfera in curva. E’ l’ultima emozione della prima frazione. Quella del possibile 2-1. Nel secondo tempo il ritmo cala. L’Avellino non ha interesse ad aumentare i giri. Il pari, in 10 gli starebbe bene. E il Foggia vuol sfruttare l’uomo in più e provare a vincere la seconda gara interna. A quella velocità ridotta si fa il gioco dell’Avellino.   E c’è poco da stare allegri. Quindi Mister Stroppa inserisce richiama in panchina Camporese e, per cercare di sfruttare la superiorità numerica, cambia modulo inserendo Floriano. Si passa così dal 3-5-2 al 4-3-3. E i risultati arrivano. Il Foggia mette la freccia e realizza il 2-1. Con una bella combinazione Kragl-Agnelli e col capitano che manda Gerbo al cross e, sul conseguente rasoterra, Mazzeo (23’) deve solo accompagnarla in rete. Il lungo e duro lavoro ai fianchi ha prodotto i frutti sperati. Il Foggia spinge ancora e con Deli (28’) colpisce la traversa. E prima del triplice fischio si mette in evidenza il neo entrato Duhamel (41’) con una fuga prepotente ed un diagonale che avrebbe meritato l’apoteosi del gol. Non succede nient’altro nei 4’ di recupero e il Foggia incamera altri tre punti pesanti. 
 

FOGGIA – AVELLINO  2 - 1

Marcatori: 11’ p.t. Asencio, 35’ Nicastro, 23’ s.t. Mazzeo.

FOGGIA:  Guarna 5.5, Tonucci 6, Camporese 6 (15’ s.t. Floriano 6), Loiacono 6, Gerbo 7, Agnelli 6.5, Greco 6, Deli 5.5 (37’ s.t. Martinelli 6), Kragl 6.5, Nicastro 5.5 (36’ s.t. Duhamel s.v.), Mazzeo 6. A disposizione: Tarolli, Figliomeni, Fedato, Beretta, Celli, Ramè, Scaglia Calabresi, Noppert. All.: Stroppa 6.

AVELLINO: Radu 6, Marchizza 5.5 (30’ s.t. Moretti 5.5), Migliorini 6, D’Angelo 5, Di Tacchio 5.5, Ngawa 6, Morero 5.5, Molina 5.5 (14’ s.t. Falasco 5.5), Asencio 6, De Risio 5.5, Laverone 5 (9’ s.t. Vajushi 6). A disposizione: Lezzerini, Pecorini, Kresic, Evangelista, Rizzato, Wilmots. All.: Novellino 6. 

Arbitro: Antonio Di Martino di Teramo 6.5;
1° Ass.: Gaetano Intagliata di Siracusa 6.5;
2° Ass.: Orlando Pagnotta di Nocera Inferiore 6.5;
4° Uomo: Luigi Nasca di Bari.

Note: cielo sereno. Terreno in buone condizioni. Gara disputata a porte chiuse per decisione della Prefettura di Foggia. Osservato 1’ di raccoglimento in memoria dell’ex c.t. della nazionale, Azeglio Vicini. Ammoniti: Tonucci, Camporese, Mazzeo (F), Ngawa (A). Espulso D’Angelo al 43’ p.t. per fallo da ultimo uomo. Allontanato Novellino al 31’ s.t. per proteste. Angoli: 8 – 0 per il Foggia. Recuperi: 1' - 4'.

Nella foto il 2-1 di Fabio Mazzeo