(04/10/2017)
L'ALGA SPIRULINA, IL CIBO DEL FUTURO SBARCA IN PUGLIA


di MaestroCastello

 L'alga Spirulina, il cibo del futuro, sbarca in Puglia. (È un'intervista a me stesso) Lo DOMANDA: Ma cos'è la spirulina? RISPOSTA: Si tratta una microalga di acqua dolce di colore verde-blu che cresce spontaneamente in Centroamerica e nei laghi africani di origine vulcanica, dove c’è la necessaria luce, alcalinità e alta ctemperatura dell’acqua. DOMANDA: Ma perché se ne parla tanto? RISPOSTA: Pensate che contiene tre volte le proteine della carne, quarantacinque volte il ferro degli spinaci, nove volte il calcio del latte e una serie di vitamine, sali minerali, Omega 3, Omega 6 e antiossidanti: l’alga Spirulina per qualità nutrizionali e sostenibilità è l’alimento del futuro; almeno così dicono gli esperti. DOMANDA: Dov'è utilizzata maggiormente? RISPOSTA: In Africa è largamente utilizzato dove l’emergenza nutrizionale è questione di vita o di morte. Dove non si muore di fame viene utilizzata soprattutto in pillole e in polvere come integratore alimentare adatto a chi segue un regime alimentare vegetariano o vegano o a chi fa sport. IDOMANDA: Ma chi la coltiva? RISPOSTA: Viene coltivata ai fini commerciali soprattutto in Asia, Cina, India e America Latina, è un cibo estremamente sostenibile e molto nutriente che potrebbe venire incontro alle esigenze future di un pianeta con tante persone e poche risorse. DOMANDA: È conveniente coltivarla? RISPOSTA: Per ottenere la stessa quantità di proteine nella carne infatti dserve un utilizzo di acqua cinquanta volte superiore e ogni chilogrammo di spirulina prodotta ne cattura due di anidride carbonica nell’atmosfera. DOMANDA: in Italia è possibile coltivarla? RISPOSTA: Sì, in Puglia si coltiva. DOMANDA: Come in Puglia? I: Sì, a Valenzano, in provincia di Bari. DOMANDA: Dai racconta. RISPOSTA: Nell'estate 2013 due biologhe precarie (Flavia Milone e Simona Intini), una filosofa a progetto (Danila Chiapperini) e un perito chimico regolarmente assunto (Raffaele Settanni) trascorrono un mese intero in una delle province più povere di uno dei Paesi più poveri dell’Africa: il Malawi e studiano i processi di coltivazione della spirulina e si chiedono: perché non coltivarla anche da noi in Puglia? DOMANDA: Quindi? RISPOSTA: Nel 2012 nasce una startup che si chiama ApuliaKundi coltiva e produce l’alga Spirulina, prima solo per scopi scientifici oggi anche per il commercio. Producono spirulina in vasche di acquacultura presso l'Università di Agraria di Valenzano e siccome l'alga ha bisogno di luce e calore per la fotosintesi, in Puglia si riesce a produrre piuttosto bene. DOMANDA: È possibile pensare ad una produzione in vasta scala in Italia? RISPOSTA: Perché no, in Puglia si potrebbero utilizzare molte serre abbandonate a beneficio di un'economia green che può avere un futuro. DOMANDA : Già viene utilizzato da qualcuno questo prodotto? RISPOSTA: Da qualche tempo le mamme, le nonne e le zie dei quattro ricercatori baresi si dilettano a produrre gnocchi, taralli, focacce e torte di mele a partire da una strana farina che sa di Africa e di pesce, di tradizione e di futuro. È ricavata appunto dall'alga chiamata spirulina. Ecco perché la vecchia non voleva mai morire. Buona vita!