(08/08/2017)
A MILANO SONO " UNA TERRONA "... AL MIO PAESE " UNA CIAO NE' "... CHI SONO ?
torie di emigranti raccontate da chi le ha realmente vissute

di Redazione

 

Uagliu'.. appena furnisc r sturje' m n vec a fathe' a Milan..
Ij com fazz 18 ann m n vec a Torin,teng a zijanma...
Ij vec andò' eja eja, basta ca m n vec...

Ormai era finito il tempo della spensieratezza,dei giochi..
si pensava,al domani, al futuro,
e a Sant'Agata, non c'era ne' un domani ,e tantomeno un futuro,
almeno non per tutti.
E così in tanti cercammo un ..futuro.. lontano dal paese..
Il distacco fu' certamente ..doloroso..
la nostalgia, la malinconia, soprattutto la solitudine,erano la nostra.. compagnia...
Ma col passar del tempo, tutto si e' attenuato, fino ad accettare questa nuova realtà'
a integrarci in un mondo che non era il nostro,persino quasi a dimenticare il nostro..mondo..
Certo ogni tanto ci chiediamo...abbiamo fatto bene a lasciare il...paese...?
ma anche chi e' rimasto,sicuramente ogni tanto si chiederà'..ho fatto bene a restare?

Tonino  Locurcio

Tonì..gran bella riflessione e solo chi ha vissuto sulla propria pelle l'emigrazione, può comprendere a fondo i sentimenti contrastanti che affollano l'animo! Io ero molto piccola quando i miei decisero, per consentire ai miei fratelli più grandi di proseguire gli studi, di vendere tutto: casa e terreno, e andare a Foggia. Eravamo vicini, nonna era rimasta al paese ed io tornavo tutte le estati, il distacco non lo avevo avvertito. Da adulti, si fa strada prima l'idea e poi la convinzione che per lavorare, contando solo sulle proprie forze, bisogna allontanarsi di più e si incomincia a "scegliere" dove andare. C'è l'entusiasmo della giovinezza: grande città, grande curiosità, nuove esperienze e arricchimento umano e professionale....via si parte per questa avventura. Dopo un pò però senti che manca qualcosa, che non si è completi, sei un "terrone" .... Finalmente le vacanze, si può tornare al proprio paese, rivedere amici, conoscenti...parenti! Questi ultimi hanno le case piene di figli e nipoti e non possono ospitarti, l'albergo non esiste, ma generosamente c'è qualche amico/a che lo fa volentieri. Si inizia a girare per il paese con la voglia di catturare tutti gli angoli per portarli con te, ma... ti giungono delle voci: oh è viste, so arrevete li "ciao nè"....mo speriam ca s ne vanne subbete...hann fatt aumentè li prezze!.....Colpo al cuore! A Milano sono "una terrona"....al mio paese "una ciao nè".... chi sono? sì sono stata male e mi è mancata la forza di dire a quelle persone di vergognarsi e di ringraziare chi è andato via; abbiamo fatto spazio a chi è rimasto dando loro l'opportunità di sistemarsi! Oggi sono contenta di essere qui e di aver evitato alle mie figlie la triste esperienza dell'emigrazione! Sono molto contenta di aver trovato degli amici con cui condividere le riflessioni sulla vita....grazie Tonino!

Carmela Russo