C’è un colore in particolare che caratterizza e vivacizza, da un punto di vista della tipicità turistica, Sant’Agata di Puglia, caratteristico centro del Subappennino Dauno Meridionale riconosciuto ormai da tutti con il simpatico appellativo di Loggia delle Puglie: il colore arancione.
Un colore cheunito a quello delle calde sfumature delle pietre che compongono rivestono e caratterizzano il paese, contribuisce a fare di questa località una meta turisticariconosciuta da tantissimi turisti e villeggianti in ogni stagione dell’anno.Non a caso, infatti, la bella cittadina foggiana da anni si fregia della “Bandiera Arancione” marchio di qualità turistico ambientale che il Touring Club Italiano assegna alle piccole località dell'entroterra che si distinguono per cultura dell'ospitalità, valorizzazione del patrimonio culturale, tutela dell'ambiente e qualità delle tipicità.
Qualità,queste, che a Sant’Agata di Puglia si potranno riscoprire in occasione dell’interessante iniziativa della “Giornata delle Bandiere Arancioni” che si svolgerà domenica 15 ottobre con unricco e stimolante programma.
Già dalla mattinata,infatti, saranno numerosi i momenti che accoglieranno i visitatori, a partire dalle visite guidate nel centro storico e al Frantoio ipogeo del '500, al caratteristico e antichissimo forno a paglia, alla stupenda, storica Rocca, dove per l’occasione, saranno ricostruite esclusive scene di vita “castellana” in epoca Sveva, attraverso ambientazioni e personaggi in abiti caratteristici dell’epocacon la collaborazione della nota Associazione Storica/Culturale "ImperialisFriderici II".
Altro momento di sicuro interesse sarà rappresentato dal simpatico raduno del “Vespa Club Foggia Gargano”, con decine di Vespe, splendido simbolo di evasive gite fuori porta d’altri tempi, che attraverseranno e gireranno per le caratteristiche viuzze del paese.
“Gli ingredienti per una bella e spensierata giornata di festa ci sono tutti - conferma il Sindaco Gino Russo - e noi come Amministrazione Comunale saremo presenti, come sempre, sia in piazza che nei vari appuntamento annunciati nel programma per accogliere e accompagnare quanti vorranno onorare con la loro visita il nostro bellissimo borgo. Fare turismo significa mettere a disposizione e rendere fruibili i vari monumenti del posto, è vero, ma noi siamo anche convinti che bisogna soprattutto sforzarsi di dare loro valore anche attraverso la condivisione diretta e la giusta accoglienza e ospitalità. Cose alle quali, in verità, da anni ci stiamo dedicando con passione”.