Foggia, 16 settembre 2017.
Un Foggia sfortunato deve accontentarsi soltanto del pari (1-1) contro il quotato Palermo. A 10’ dalla fine Muravski sveglia bruscamente i rossoneri che già stavano accarezzando il sogno di conquistare la prima vittoria e i primi tre punti nel campionato cadetto. Rispetto alle precedenti gare la compagine guidata da Mister Stroppa ha disputato un buon match per oltre un’ora. Ha messo in difficoltà l’undici siciliano senza riuscire a sferrare il colpo decisivo del ko. Nella ripresa però ha accusato un vistoso calo fisico e gli ospiti, non dimentichiamo, con tanti nazionali tra le loro fila, non si sono fatti pregare per sfruttare l’occasione e agguantare il pari. Gol evitabilissimo se ci fosse stata maggiore concentrazione e la convinzione di poter portare in porto una vittoria che avrebbe senz’altro galvanizzato l’intero ambiente. Invece, il pari ha tutto il sapore di una vera e propria beffa. E, alla luce di quanto s’è visto nella gara odierna, sicuramente in casa Foggia ci sarà da lavorare, e tanto, soprattutto sotto l’aspetto atletico-fisico. Mister Stroppa rivoluziona ancora l’undici iniziale ma non rinuncia più al consolidato 4-3-3. In difesa, davanti a Guarna, ci sono Rubin e Loiacono sulle fasce e Martinelli e Camporese al centro della difesa. A centrocampo Vacca funge da play e, nel trio “centrale”, entrano a far parte dal 1’, Fedele e capitan Agnelli. In attacco si affida a Fedato, Mazzeo e Nicastro. L’ennesima rivoluzione sembra far soffrire i satanelli nei minuti iniziali. Il Palermo dà subito l’impressione di essere una squadra di gran livello e mette soggezione ai padroni di casa che, comunque, sono i primi ad aprire le danze. Fedato (8’) in contropiede, conclude male. Come dicevamo, il Palermo è una gran bella squadra e quando si distende in contropiede son dolori. A differenza delle gare precedenti stavolta il Foggia non subisce il solito gol nei primi 10’. Ma solo perché Nestorovsky (10’) è impreciso col suo diagonale, leggermente “largo”, sul quale Trajkovski non arriva in tempo. Insiste la formazione ospite. Coronado è un furetto in mezzo al campo, non dà punti di riferimento e mette pressione alla difesa rossonera. Come al 15’. Con un paio di dribbling si fa largo tra un paio di difensori rossoneri e, sulla battuta a colpo sicuro, Guarna riesce ad evitare la capitolazione con un gran intervento. Il Foggia si rende conto che non può stare a guardare e rimanere impassibile davanti alla potenza fisica dei rosanero. Quindi decide, finalmente, di giocarsela. Aumenta i ritmi e, per oltre un quarto d’ora, si porta prepotentemente e con veemenza nella metà campo dei siciliani. Assediandoli e costringendoli alla difensiva ad oltranza. I rossoneri imbastiscono piacevoli trame di gioco e, conseguentemente, creano diverse palle gol. Ed è sfortunata la compagine rossonera, che va molto vicina al vantaggio in almeno tre occasioni che raccontiamo. Fedato, si libera del diretto avversario con una palombella, poi crossa per Nicastro (16’) che spizzica di testa e la palla va fuori bersaglio di un niente. Il Foggia è arrembante e confeziona l’azione più bella del match, purtroppo non finalizzata da Mazzeo (22’). Lo scambio in velocità con Nicastro, tutto di prima e al volo, è da manuale del calcio. Peccato per l’errore clamoroso del bomber davanti a Posavec. Ma se l’avesse buttata dentro sarebbe venuto giù lo Zaccheria … Ancora Mazzeo (25’), è protagonista sfortunato. Da posizione impossibile, coglie l’incrocio dei pali. Non è ancora esaurita la carica rossonera. Fedato (29’) sulla corsia di sinistra è ormai inarrestabile. Il servizio al centro per Nicastro è ottimo ma l’esterno rossonero è in leggero ritardo e l’azione sfuma. Si rivedono gli ospiti. Nestorovski serve Aleesami (40’) ma Guarna è vigile. Ma sull’azione successiva il Foggia passa meritatamente in vantaggio. Il Foggia meriterebbe il vantaggio e prima della fine del primo tempo, arriva puntuale. Fuga sulla sinistra di Rubin e palla al centro per Nicastro (42’) che gira in rete alle spalle di Posavec, approfittando del “velo” di Mazzeo. E’ l’ultima emozione di una prima frazione strappa applausi. Come puntualmente sottolineato dai quindicimila dello Zaccheria al termine dell’unico minuto di recupero. Alla ripresa delle ostilità il Foggia prova, inutilmente, con Fedato (2’) dalla lunga distanza. Risponde Gnahorè (7’) con un tiro dal limite poco distante dal palo. Insiste il Palermo che spreca l’occasione per pareggiare. Coronado apre un varco per Nestorovski (7’) ma, solo davanti a Guarna si fa ribattere il tiro. Adesso è il Palermo a menare le danze. Costringe i padroni di casa nella propria metà campo. Trajkovski (12’) si trova solo al limite dell’area ma calcia male e fuori bersaglio. Poi Coronado (15’) fa tutto da solo e sferra un tiro da dimenticare. Il Foggia è stanchissimo e soffre a centrocampo. Stroppa, dopo aver dato spazio a Chiricò per Nicastro, inserisce anche Agazzi per l’esausto Agnelli, autore di una prova eccellente. Ma il Palermo a furia di insistere, trova il gol del pari al termine di un’azione elaborata e conclusa a rete dalla girata del neo entrato Muravski (35’). Il gol sarebbe da annullare perché sulla traiettoria della sfera c’è un giocatore del Palermo proprio davanti a Guarna. L’1-1 taglia le gambe al Foggia. Le energie sono state tutte spese nella prima ora di gioco ed ora è in forte affanno. Così il Palermo prova addirittura a ribaltare il risultato con Rispoli (43’), il cui diagonale termina di poco fuori. E con Embalo (47’) che imita il compagno con un tiraccio impreciso. Ma sarebbe stata una punizione troppo severa ed immeritata. Anzi, tutto sommato, il pari va stretto la Foggia. La vittoria, con un pizzico di fortuna, ci stava tutta. Chissà non rompa il ghiaccio in una delle due trasferte consecutive.
FOGGIA – PALERMO 1 - 1
Marcatori: 42’ p.t. Nicastro, 35’ s.t. Murawski.
FOGGIA: Guarna 6, Loiacono 6 (38’ s.t. Gerbo s.v.), Rubin 6, Vacca 6, Camporese 6, Martinelli 6, Nicastro 6.5 (9’ s.t. Chiricò 6.5), Fedele 6, Mazzeo 6, Agnelli 7 (21’ s.t. Agazzi 6), Fedato 6.5. A disposizione: Pelizzoli, Figliomeni, Beretta, Deli, Coletti, Calderini, Floriano, Celli, Ramè. All. Stroppa 6.
PALERMO: Posavec 6, Bellusci 5.5, Rispoli 6, Cionek 6, Struna 6, Gnahorè 6 (44’ s.t. Chochev s.v.), Jajalo 5.5 (31’ s.t. Murawski 6.5), Alesaami 6, Coronado 6.5, Trajkovski 5 (20’ s.t. Embalo 6), Nestorovski 6. A disposizione: Maniero, Pomini, Accardi, Morganella, La Gumina, Fiordilino, Szyminski, Dawidowicz. All. Tedino 6.
Arbitro: Daniele Chiffi di Padova 5;
1° ass.: Dario Cecconi di Empoli 5;
2° ass.: Giovanni Baccini di Conegliano 6;
4° uff.: Vincenzo Valiante di Salerno.
Note: Cielo sereno. Terreno in buone condizioni. Spettatori 15.000 circa tra i quali un centinaio ospiti. Ammoniti: Loiacono (F), Cionek, Nestorovski (P). Angoli: 7-3 per il Palermo. Recuperi: 1' - 7'.
Nella foto il gol di Nicastro