Con questo volume pubblicato a Romada Pioda Editore, acquistabile anche su Amazon, il santagatese Leonardo Viola racconta l'amore per un tesoro di memoria e tradizioni legate alsuo paese. Con la sua raccolta di ricette pugliesi, riferite in modo particolare alla provincia foggiana, quella dei Monti Dauni Meridionali, egli propone un gustoso itinerario culinario che attraverso la riscoperta di ingredienti della tradizione, conduce il lettore al recupero di antichi sapori della sua bella terra del Sud.
di Rosario Brescia
Ha ancora sensopubblicare una raccolta di ricette gastronomiche in una realtà come quella odierna?Sommersi da programmi televisivi che provano a riempire da mattina a sera l’assenza di calore e sapore per la vita stessa, a chi può interessare ancora una pubblicazione dedicata alla cucina?
Chi può essere interessato alle pagine di un libro che tratta di gastronomia, oggi che la realtà racconta di supermercati aperti a tutte le ore e invasi da sughi pronti e minestre liofilizzate, prodotti congelati e alimenti importati?
Ebbene sì, questo libro di Leonardo Viola un senso ce l’ha. Ed è anche bello, giacché la sua alchimia si racchiude in un’unica, magica parola: amore.
Un amore che corre sul filo del telefono, un filo ideale che lega tra loro due voci, due cuori, due esistenze lontane: quella di Leonardo, a Roma, e quella di Gerardina, la sua mamma, a Milano. E tra le loro realtà separate dalla vita e dai chilometri, il ricordo vivo di un passato ricco di storia e usanze, un bagaglio enorme di ricette, memorie e tradizioni che, se con l’anziana mamma rischiano di svanire, con il figlio Leonardo tornano a rivivere in questo volume per essere custodite.
E in questo groviglio di sentimenti vivi, di passioni tra congiunti che si ritrovano grazie alla moderna tecnologia dei telefoni, una ragione di interesse la trova anche il luogo geografico dove i due protagonisti di questo intreccio di sogni e bisogni hanno lasciato i loro cuori; un paese in provincia di Foggia, Sant’Agata di Puglia, dove mamma e figlio sono nati e dove hanno vissuto molti dei loro anni più belli.
Anni, quelli raccontati attraverso le ricette di questo libro, dove la qualità della vita si cercava e si trovava anche nella tipicità stessa del cibo; nella capacità di saper unire la genuinità di pochi semplici ingredienti, alla gioia di portare a tavola il piacere della condivisione nell’unione della famiglia: in una sola parola, amore.
Ecco, è proprio questo il valore aggiunto di questa bella pubblicazione: Leonardo Viola non propone un semplice libro di ricette, ma l’amore per un tesoro di memoria e tradizioni legate ad un passato lontano, quello del secolo scorso, e di un luogo caratteristico, concentrato in un piccolo paesino della Puglia, anch’esso lontano dall’attualità e dalla modernità.
Con la sua raccolta di ricette pugliesi, riferite in modo particolare alla provincia foggiana, quella dei Monti Dauni Meridionali, l’autore propone, infatti quasi un gustoso itinerario culinario che attraverso la riscoperta di ingredienti della tradizione, conduce il lettore passo passo alla riscoperta di antichi sapori della sua bella terra del Sud.
Non solo: attraverso la rilettura di metodi e procedure gastronomiche che forse qualcuno avrà buon gioco a definire “antichi”, queste pagine fanno riscoprire anche il gusto di ritrovare un po’ di quel tempo che oggi troppo spesso ci sfugge.
Un tempo da dedicare a noi stessi; un tempo da investire nella realizzazione di qualche buona ricetta contenuta in questo ottimo volume di Leonardo Viola; un tempo per condividere assieme ai nostri familiari o ai nostri amici il piacere di un buon piatto preparato con amore.
Più che un semplice libro di ricette, quindi, questa pubblicazione è uno scrigno ricco di quella particolare capacità che una volta vedeva nelle semplici ma robuste mani delle donne del Sud, sapienza ed esperienza, passione e amore.
Un’occasione, quella offerta dall’autore di questo volume, che ci aiuta a ritrovare la capacità di mettere insieme alimenti e sentimenti, insomma, genuinità e piacere di realizzare piatti semplici ma buoni.
Proprio come quelli di una volta.
Rosario Brescia