Torna anche quest’anno il festival ‘Via Francigena del Sud’. Sulla scia del successo riscontrato dalle passate edizioni, il festival di musica sacra pugliese si prepara a stupire ancora una volta i suoi spettatori. Dieci appuntamenti distribuiti in altrettante aule liturgiche, tra le più suggestive di questo splendido angolo di Sud Italia, trasformano il festival in uno dei più originali esperimenti di kermesse di musica sacra.
Ad inaugurare il festival, che «ancora una volta fa dialogare la musica antica con quella contemporanea» – come riferisce il direttore artistico, Agostino Ruscillo – sarà l’esecuzione in ‘prima assoluta’ dell’Akathistos: inno alla Madre di Dio (da Oriente ad Occidente) per soli, coro e archi di Mario Rucci. Il componimento sacro, appositamente commissionato dal festival al musicista lucerino, è ‘ispirato’ alle parole di contemplazione della Vergine Madre e dello speciale ruolo a lei riservato nel progetto salvifico di Dio.
Rucci è uno dei pochissimi compositori che si è cimentato con il testo di questo antico inno mariano, risalente al V secolo d.C., la cui ricchezza poetica e teologica dei versi s’ispirano alla celeste Gerusalemme descritta dal capitolo 21 dell’Apocalisse: Maria è cantata come identificazione della Chiesa, quale ‘sposa’ senza sposo terreno («sponsa insponsata»), in tutto il suo splendore e la sua perfezione. Ad approfondire questa testimonianza unica della fede della Chiesa riguardo a Maria ci saranno le illustrazioni iconografiche di Costantino Postiglione, che saranno videoproiettate durante l’esecuzione dal vivo.
Il concerto inaugurale, sostenuto dalla Rete di festival Re.M.A.O.P. e Puglia Sounds, sabato 20 nella splendida Cattedrale di Lucera alle ore 20.30, sarà eseguito dall’Apvlia Felix Vocal Ensemble & Consort, preparato e diretto per l’occasione da Agostino Ruscillo. A dare voce ai protagonisti del nuovo componimento di Rucci, Annarita Di Giovine Ardito, soprano, nel ruolo di Maria, Vincenzo Scarafile, controtenore, lo storico, Gaia Ieluzzi, voce bianca, che rappresenta l’angelo e Michele Ieluzzi, tenore, nel ruolo di Giuseppe. Il giovanissimo coro pugliese, che si cimenterà anche con un repertorio barocco a chiusura del festival nella grotta di san Michele, è stato sapientemente amalgamato dai maestri Sabino Manzo e Agostino Ruscillo.
Domenica 21 settembre il concerto sarà replicato nella Cattedrale di Bari all’interno della rassegna ‘Notti Sacre’ organizzata dall’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, sempre alle 20.30.
La scelta di un’opera inedita e contemporanea scritta dal maestro Rucci per il primo dei dieci appuntamenti del festival non è casuale. Rappresenta la volontà del direttore artistico del Festival di recuperare la memoria storica di quest’inno mariano, con l’intento di omaggiare i tantissimi luoghi di culto pugliesi dedicati alla Theotòkos, la Madre di Dio, che hanno radici o particolari attinenze con i riti orientali.
Il festival è sostenuto da Regione Puglia-Assessorato allo Mediterraneo e da Pugliapromozione, dai diversi Comuni che ospitano gli eventi, con il beneplacito delle Diocesi di Capitanata. È inserito nella “Rete di Musica Antica e Operistica in Puglia” – Re.M.A.O.P. (rete sostenuta da ‘Puglia Sounds’ - P.O. FESR Puglia 2007-2013 Asse IV – Investiamo nel vostro futuro).